Michelin solo da 17 pollici in MotoGP

Michelin solo da 17 pollici in MotoGP
Verrà abbandonata la gomma attuale di 16,5” sviluppata per anni dalla Bridgestone

Redazione

04.06.2014 ( Aggiornata il 04.06.2014 11:43 )

La Michelin riporterà in MotoGP le gomme da 17 pollici, e questa è una notizia di un certo rilievo. Verrà quindi abbandonata la gomma attuale di 16,5” che è stata sviluppata per anni dalla Bridgestone e alla quale i piloti si sono abituati. Il motivo lo ha spiegato Nicolas Goubert, capo del racing in seno all’azienda francese: «I tempi sono cambiati, tutto il motorsport passa per soluzioni come il monogomma e in più bisogna produrre materiale da gara con una visione rivolta al prodotto di serie». 17” infatti è la misura impiegata per le gomme stradali. Dunque la Michelin si appresta a seguire una strada commerciale, ma a Clermont Ferrand assicurano – e nessuno ha alcun dubbio al riguardo – che la tecnologia utilizzata permetterà di raggiungere prestazioni di altissimo livello. Insomma, non si vuole fare rimpiangere la Bridgestone.

Le conseguenze

Il regolamento non dà indicazioni riguardo le dimensioni della gomma, dunque la Michelin può sviluppare ciò che ritiene più valido. Pare che, aldilà delle esigenze di marketing, la Casa francese voglia recuperare una tecnologia (quella relativa alle gomme di 17”) che possedeva già negli anni in cui era il partner tecnico dei top team della classe regina. Il cambiamento della misura della gomma influisce su molti fattori e impone un compromesso tra le dimensioni del cerchio, le dimensioni e il profilo della gomma (quindi l’impronta al suolo), l’inerzia, la maneggevolezza, il peso, lo smaltimento del calore. La gomma di 17” permetterebbe anche di aumentare ulteriormente le dimensioni dei freni (che sono appena passati a 340 mm Ø). In questo momento si sta studiando una soluzione che permetta alla Michelin di beneficiare dei top rider, e delle migliori moto, per sviluppare le gomme 2016 durante la prossima stagione. Non è un problema di poco conto, perché i test sono limitati e soprattutto nessun costruttore accetterà che la gomma venga sviluppata su una moto della concorrenza. Dunque la Dorna non avrà problemi a rivedere la norma che limita il numero e le modalità dei test privati (le regole le fa il promoter del campionato, in questo caso). Enrico Borghi

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