Si stanno intensificando gli incontri tra i responsabili delle
Case, della
Dorna e della
Michelin. Ad Assen una delegazione di tecnici della Casa francese, capitanata dal responsabile tecnico
Nicolas Goubert, ha discusso con i costruttori per organizzare il
lavoro di sviluppo delle gomme in vista del 2016. Una cosa tutt’altro che semplice, perché i problemi sono molteplici.
Sono
logistici (nel 2015 si correrà ancora con le
Bridgestone) e anche
tecnici (le Michelin saranno di 17” mentre le Bridgestone sono di 16,5”, significa che cambiano anche i cerchi).
Per la Bridgestone fu facile assumere il ruolo di fornitore unico nel 2009: nel 2008 la Casa giapponese appoggiava già i team ufficiali di
Ducati,
Yamaha (con
Rossi),
Suzuki,
Kawasaki e
Honda (con
Pedrosa, che cambiò a metà stagione). Invece la
Michelin è del tutto fuori dalla MotoGP, quindi deve partire da zero.
Nicolas Goubert è apparso molto deciso ma anche pragmatico, sa che non può chiedere troppo alle Case ma sa pure che non può andare avanti senza il loro sostegno:
«Abbiamo chiesto alle Case di metterci a disposizione dai 6 agli 8 giorni di prove private con i collaudatori, e almeno 5 giorni con i piloti ufficiali».
Mentre
le prove dei test team si possono effettuare tutto l’anno, per quanto riguarda i 5 giorni con i piloti ufficiali potrebbero esserne utilizzati 2 a Sepang, durante i test invernali, e poi 3 durante la stagione: cioè il lunedì successivo il Gran Premio oppure nell’ambito delle sessioni di test organizzati dalla IRTA. In ogni caso serve l’accordo con la MSMA (l’associazione dei costruttori) e non c’è ancora.
«Noi siamo già pronti per provare, ora dipende dalle Case – ha detto Goubert –
. Siamo anche già in grado di organizzare delle trasferte in Giappone, per lavorare con le Case giapponesi a casa loro».
L’articolo completo del nostro inviato Enrico Borghi lo potete leggere su Motosprint in edicola dal 1 luglio.