GP Indianapolis, tutti contro Marquez

GP Indianapolis, tutti contro Marquez
Lo spagnolo della Honda si presenta sul circuito americano con 77 punti di vantaggio su Pedrosa. Ha già conquistato questo GP nel 2013

Redazione

04.08.2014 ( Aggiornata il 04.08.2014 12:43 )

E' iniziato il conto alla rovescia per il GP di Indianapolis, che interrompe la lunga pausa estiva dei piloti del motomondiale. E' il settimo anno consecutivo che la MotoGP fa visita al Moto Speedway di Indianapolis che, però, quest'anno appare modificato rispetto alla passata stagione. Il layout per la MotoGP è stato infatti ridisegnato in alcune sezioni fondamentali, per un totale di 4.170 metri divisi tra nuove configurazioni e zone di frenata realizzate con il preciso intento di agevolare i sorpassi. Nello specifico, le curve 3, 4, 7, 15 e 16 sono state ridisegnate e completamente riasfaltate per avere una superficie più scorrevole e senza avvallamenti. Rispetto al disegno precendente, il circuito risulta adesso più corto (0.048 km) pur mantenendo il totale di 16 curve (dieci a sinistra, sei a destra) da affrontare in senso antiorario. Dopo tre settimane di vacanza arriveranno i piloti con gli occhi e la testa rivolti al campione del mondo Marc Marquez, che guida la classifica imbattuto dopo i 9 round della prima parte di stagione. Le nove vittorie consecutive hanno assicurato al 21enne del Team Repsol Honda un  bottino di ben 77 punti di vantaggio sul compagno di squadra  Dani Pedrosa, che si traducono tra l’altro anche un vantaggio psicologico non indifferente su tutti gli altri diretti rivali. Marquez, inoltre,  nella sua stagione d’esordio lo scorso anno ha sempre vinto nelle gare corse sul territorio degli Stati Uniti e, proprio con l’affermazione a Indianapolis, aveva dato la zampata decisiva per la storica conquista del suo titolo mondiale. Ci sarà dunque qualcuno in grado di batterlo nei restanti nove round? La sfida è ancora aperta, soprattutto Dani Pedrosa e per i due piloti del team Movistar Yamaha MotoGP, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Rossi è attualmente terzo in classifica – a sette punti da Pedrosa – e se non potrà battere Marquez, ad Indianapolis di sicuro ce la metterà tutta per agguantare quel podio che gli è sfuggito nei due appuntamenti di Assen e del Sachsenring. Rossi, del resto, vinse la prima gara disputata dalla MotoGPa Indy nel 2008. Il suo compagno di squadra Lorenzo può invece vantare ben cinque podi sul circuito di Indianapolis – compresa la vittoria nel 2009 – più di quanto conquistato da qualsiasi altro pilota. Il quattro volte campione del mondo punterà sicuramente a schiodarsi dalla quinta  posizione in classifica generale nella seconda parte della stagione. Rispettivamente 4º e 14º in classifica, i piloti del Ducati Team Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow ripartono con precisi obiettivi da cogliere dopo questo giro di boa del 2014. Dovizioso infatti ha rinnovato con Ducati per altri due anni e mira adesso a confermare quanto di buono fatto vedere in questo inizio di stagione, mentre Crutchlow, che ha firmato per la LCR Honda nel 2015, vorrà sicuramente recuperare la sua piena forma fiisca, soprattutto a seguito del’intervento a entrambe le braccia cui si è sottoposto dopo l’ultima gara del Sachsenring. I fratelli Aleix Espargarò (NGM Forward Racing) e Pol Espargarò (Monster Yamaha Tech3), Stefan Bradl (LCR Honda MotoGP) e Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini) si sfideranno per capitalizzare quanti più punti possibili cercando di arrivare con costanza nella top ten, così come Andrea Iannone (Pramac Racing), che l’anno prossimo sarà il compagno di squadra di Dovizioso nel Ducati Team. Sorte diversa per gli idoli di casa ad Indianapolis. Nicky Hayden (Drive M7 Aspar) salterà infatti il round americano per il recente intervento chirurgico al polso e sarà sotituito dall’inglese Leon Camier sulla Honda RCV1000R; ultima corsa sul suolo natìo per il veterano Colin Edwards, che ha già annunciato il suo ritiro dalle gare al termine di questa stagione.

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