MotoGP, il nemico in casa

MotoGP, il nemico in casa
Lorenzo è una minaccia per Rossi. Così come Iannone lo è per Dovizioso

Redazione

26.08.2014 ( Aggiornata il 26.08.2014 14:14 )

Adesso è chiaro: sono in atto, e lo saranno per tutta la stagione, due sfide interessanti. Sono due sfide “interne”: la prima è in casa Yamaha, l’altra è in casa Ducati. Adesso Jorge Lorenzo è una minaccia seria, per Valentino Rossi. Questa è stata la terza gara consecutiva in cui il maiorchino ha preceduto Valentino: è successo in Germania, a Indianapolis e qui, in Repubblica Ceca. Ora Rossi ha 36 punti in più, ma in sette gare lo spagnolo potrebbe colmare il divario. Non a caso Valentino ha detto «Vanno bene i podi, ma sono dei terzi posti: adesso bisogna fare meglio». Anche Lorenzo sperava di fare meglio; puntava a vincere, e ci ha provato: «Al via ero molto concentrato, anche perché il warm up mi aveva dato morale. Andavo forte, sentivo la moto come non mi era mai successo durante il weekend e avevo un gran passo. Quindi sono partito per vincere. Ma mi è mancato qualcosa». Cosa? «Diciamo che sono stato veloce all’inizio e alla fine, ma non nella parte centrale. Questa mancanza di costanza mi ha fregato. Il problema è che dopo 2 o 3 giri ho cominciato ad avere dei problemi in frenata, non ero più così forte. E ho visto che Pedrosa era invece messo meglio di me. Io non potevo fare più di quanto stavo facendo, quindi ho dovuto cedere appena lui mi ha attaccato». Lorenzo è stato l’unico a scegliere la gomma anteriore morbida: «È stata una buona scelta, tutto sommato. È vero che quando si è deteriorata ho perso efficacia nella percorrenza della curva, però in generale avevo un feeling migliore perché questa gomma mi faceva sentire di più le asperità della pista. Mi fidavo di più».    Jorge è migliorato nel finale: «Ci ho messo troppo tempo a capire come essere più forte in frenata, e quando ci sono arrivato non avevo più il grip necessario».  Jorge è in crescita: «È da qualche gara che la situazione migliora, mi sentivo già bene a Indianapolis e qui mi sono visto ancora meglio. Questo è il risultato dell’allenamento, del mio nuovo regime alimentare (Jorge ha perso 4 kg nelle ultime settimane, ndr) e anche del feeling migliore con la moto. Adesso voglio vincere almeno qualche gara: sento che sto avvicinandomi a quel livello». Sono parole di minaccia, anche per Rossi. Che anche a Brno ha subìto il suo compagno di squadra, chiudendo in terza posizione. «Non posso che essere soddisfatto della mia gara – ha detto Valentino – perché questo podio è arrivato dopo un weekend molto difficile; sabato ho fatto una caduta rovinosa, mi sono fatto male alle dita della mano sinistra. Devo però dire che in gara mi ha dato fastidio solo al via, rilasciando la frizione, per il resto non mi ha fatto soffrire». Valentino ha corso all’attacco, nel senso che a metà gara – complice l’acuirsi dei problemi di Marquez – ha cominciato ad aumentare il suo ritmo e dopo avere passato il campione del mondo lo ha anche distaccato. Assicurandosi la terza posizione. «È stato bello battere Marc, per una volta» ha detto lui, mostrando una reale soddisfazione. Del resto non capita tutti i giorni... IN CASA DUCATI il duello non è stato a distanza, come quello tra i due piloti ufficiali della Yamaha: Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno dato vita ad una bella battaglia, non si sono risparmiati, si sono superati diverse volte. Alla fine ha prevalso Iannone (che ha chiuso in quinta posizione, con Dovizioso sesto) e la sfida in famiglia è sembrata un’avvisaglia di quello che accadrà nel 2015. Quando i due si ritroveranno nella stessa squadra, sulla stessa moto.  iannone-e-dovizioso «Sono molto contento per la gara che ho fatto – ha spiegato l’abruzzese – perché sono riuscito anche a fare qualche giro davanti, e quando mi ha superato Pedrosa perdevo qualcosa, ma nemmeno tanto; e poi ho fatto tanti duelli, con Marquez e anche con Dovizioso». Ed è grazie a quei duelli che Iannone ha dato spettacolo. «È stata bella la battaglia con Dovi: lui tante volte mi ha battuto, questa volta sono riuscito a stargli davanti; ci siamo superati diverse volte, sono soddisfatto». Iannone nega che ci sia stato troppo agonismo: «Io, come tutti, corro per essere  il migliore, per vincere se possibile; se hai un compagno forte, come è Dovi, non è facile lottare. Io proverò sempre a fare del mio meglio, quindi anche per riuscire a battere lui; e sono convito che anche lui proverà sempre a battere me».  «Non sono riuscito a lottare con Iannone negli ultimi giri, perché il mio motore è un po’ calato – ha spiegato Dovizioso: ad un certo punto non riuscivo più  a stargli in scia». Il forlivese traccia un bilancio positivo: «Forse avremmo potuto girare anche più veloce, sia io che Iannone, ma non abbiamo mai spinto al massimo per tutta la gara, perché eravamo troppo lontani dal gruppo di testa. E dietro non c’era nessuno che ci spingesse. Avevamo la gomma morbida e quindi abbiamo cercato di non rovinarla troppo: forse la gomma dura sarebbe stata una scelta migliore, ma in ogni caso il nostro risultato finale non sarebbe cambiato».  Iannone, visibilmente più carico rispetto a Dovizioso, ha anche fatto un bilancio della situazione tecnica della Ducati: «Il distacco finale di 17” non è cosa da poco, ma sappiamo che in questo momento non possiamo chiudere la gara attaccati ai primi. In qualifica però riusciamo ad avvicinarci di più, rispetto al passato. Ci manca la costanza della gomma, che ci permette di guadagnare almeno mezzo secondo al giro. Lo sappiamo tutti, infatti lavoriamo proprio per cambiare questa situazione».  Enrico Borghi Questo articolo è stato pubblicato sul numero 33-34 di Motosprint. Il settimanale è in edicola ogni martedì, con resoconti dei GP e tante notizie. Molto oltre quello che avete visto in TV.  

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