Marquez: Sembra facile, vero?

Marquez: Sembra facile, vero?
Le emozioni del neo campione MotoGP. “Io sono uno che sorride sempre, ma in realtà avevo tanta apprensione”

Redazione

12.10.2014 ( Aggiornata il 12.10.2014 13:06 )

A Motegi, Marc Marquez, secondo al GP Giappone (leggi QUI), ha conquistato il suo secondo titolo, di fila, nella MotoGP. Una successo arrivato sulla pista della Honda - tutti felici in HRC per aver potuto finalmente festeggiare un titolo in casa - che ha organizzato un teatrino con tanto di consegna della katana, la spada dei Samurai, al neo campione. Ma quali sono le emozioni che frullano per la testa di un ragazzo che ad appena 21 anni? “Sembra tutto facile visto da fuori, ma non lo è. Per niente. Io sono uno che sorride, che sembra sempre sereno, ma in realtà avevo parecchia apprensione per questa gara. C’era tutto lo stato maggiore della Honda”. Apprensione che si è riflessa nella guida. “ È vero. All’inizio ho fatto fatica, non volevo commettere errori.  A metà gara mi sono sentito più sicuro e ho iniziato ad andare più forte”. Certo vincere la gara oltre che il titolo sarebbe stato un successo più completo. “No, la gara non era poi così importante oggi... [ride]. Era difficile superare e staccare forte perchè non volevo commettere errori. Vista com’era andata l’ultima gara…(leggi QUI). Quando ho passato Valentino mi sono sentito più sicuro di me. IO ho fatto la mia gara su Rossi e Pedrosa, di Lorenzo mi sono completamente disinteressato”. A 21 anni e 237 giorni, con il secondo mondiale è arrivato l’ennesimo record. È  il più giovane a vincere due titoli consecutivi nella classe regina. Strappa il primato a Mike Hailwood, che aveva compiuto la stessa impresa a 23 anni e 152 giorni. BzuYgpdCEAAoAFz “Lo scorso anno ero all’esordio nella MotoGp, ma in realtà è stato più difficile vincere il titolo quest’anno. L’anno scorso nessuno si aspettava niente da me, quest’anno invece quando perdevo una gara sembrava una tragedia”. Una stagione iniziata male. Con un infortunio in un allenamento con la moto da dirt track (leggi QUI). “Mi sono sentito rassicurato quando sono arrivato in Qatar, alla prima gara, e sono riuscito a vincerla subito”. Un bravo ragazzo come Marc Marquez non può che dedicare il suo successo alla “Honda, ala squadra e alla mia famiglia”. E a proposito di famiglia, oggi il fratello minore di Marc, Alex, ha vinto in Giappone la sua terza gara della stagione, rafforzando la sua leadership (leggi QUI). “Io e mio fratello siamo molto legati e da adesso cercherò in ogni modo di aiutare lui a realizzare il suo sogno”.

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