MotoGP, arriva l’Australia, incubo della Bridgestone

MotoGP, arriva l’Australia, incubo della Bridgestone
Nel 2013 l’asfalto nuovo disintegrava le gomme dopo 10 giri, la gara si risolse in un “flag to flag” sull’asciutto

Redazione

14.10.2014 ( Aggiornata il 14.10.2014 18:33 )

Durante il GP Giappone,  il capo del progetto Bridgestone MotoGP, Hiroshi Yamada, ha messo a punto i dettagli della trasferta più delicata della stagione: quella in Australia, dove la MotoGP corre questo fine settimana. «Non deve più accadere ciò che è successo lo scorso anno, abbiamo investito una cifra enorme e abbiamo lavorato tanto, ma fino a che la gara non sarà finita non mi rilasserò» ha detto Yamada. Nel 2013 a Phillip Island l’asfalto nuovo disintegrava le gomme dopo 10 giri, la gara si risolse in un “flag to flag” sull’asciutto (leggi QUI, nella foto il cambio moto di Jorge Lorenzo, il voncitore del GP).  Per evitare che la cosa si ripeta la Bridgestone ha costruito gomme speciali per l’asfalto della pista australiana. La grande novità è l’anteriore a mescola differenziata, che però  inquieta i piloti: temono che la doppia mescola possa creare problemi di feeling in inserimento. e.b. Sul numero di Motosprint in edicola dal 14 ottobre potrete trovare tante altre notizie di MotoGP (e non solo).

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