Quello che le Case non dicono

Quello che le Case non dicono
La sicurezza? Un alibi. I costruttori sono alla costante ricerca delle prestazioni

Redazione

02.12.2014 ( Aggiornata il 02.12.2014 12:52 )

È UNA questione d’affari. Case e Dorna hanno iniziato la battaglia finale per l’approvazione del regolamento 2016 – per certi versi epocale, basta pensare al software unificato – e può ancora succedere di tutto. Per capire cosa pensano realmente i due antagonisti (da molti anni Dorna ed MSMA sono, di fatto, degli avversari) abbiamo intrapreso un viaggio all’interno di una delle aree strategiche della Dorna – l’ufficio del Director of Technology, Corrado Cecchinelli – scoprendo che le Case non dicono mai ciò che realmente pensano.
I COSTRUTTORI dicono che l’elettronica rappresenta un aiuto per la sicurezza. Siamo di nuovo sul solito tema: la gestione elettronica. Non se ne esce. «Nelle corse l’elettronica viene introdotta ed evoluta allo scopo di migliorare la prestazione. Nessun costruttore, in uno scenario di elettronica proprietaria e libera, introdurrà mai alcuna variazione allo scopo di aumentare la sicurezza se, contemporaneamente, ne deriva un compromesso sulla prestazione. È però corretto dire che, nella ricerca della maggior prestazione ottenibile dalla gestione elettronica, è posta giustamente la massima attenzione alla sicurezza. L’implementazione di certe strategie ha, come effetto collaterale, se non come scopo, anche l’aumento della sicurezza». L’intervista completa, realizzata dal nostro inviato Enrico Borghi, la potete leggere sul numero 48 di Motosprint, in edicola da martedì 2 dicembre. Nello stesso numero potete trovare anche: MOTOGP: TEST A JEREZ SUPERBIKE: LE DUCATI SONO TORNATE SPECIALE: IL DOCU-REALITY DEL CIV DA AGO A VALE: IL 1979        

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