Il nuovo mostro della
MotoGp è un personaggio che, anno dopo anno, acquista spessore. Dal ragazzino che sembrava un personaggio dei cartoni animati, al rookye che cadeva per stare con i primi, fino all'uomo che ha frantumato tutti i record. Raccontare
Marquez è anche viaggiare all'interno della
trasformazione che sta vivendo il Motomondiale: sempre più professionale, sempre meno spontaneo, ma sempre appassionante.
Marquez da bambino era così:
“Sono cresciuto guardando le gare di Rossi, Pedrosa e Lorenzo. Quando li ho incontrati i pista era come s eli conoscessi già. Li studiavo da anni”.
Il f
enomeno nato per vincere è il frontman di un sistema che inizia a scegliere i futuri campioni fin da bambini e che li segue passo passo fino alla MotoGP. La Spagna, i grandi sponsor, il
potere della Honda sono la base di una piramide che in cima ha un ragazzo di Cervera, legato alla famiglia, iperprofessionale, popolarissimo e che in pista terrorizza gli avversari.
Giorgio Nada, l'editore italiano specializzato nei libri di motorsport ha disponibile in libreria o sul proprio sito un volume nel quale il racconto del giornalista
Marco Masetti, inviato di
Motosprint e commentatore della TV Svizzera, supportato dalle immagini di campioni dell'obiettivo come
Gigi Soldano, Tino Martino, Jaime Olivares, Callo Albanese, Fermino Fraternali, Henk Keulemans, fa capire perché
Marc Marquez sia nato per vincere.
Trionfi e sconfitte, incidenti e podi si susseguono per 192 pagine fatte di emozioni, ma anche di riflessioni. Perché diventare
a poco più di vent'anni il numero uno del mondo, non è impresa facile.