I segreti della Honda

I segreti della Honda
La tecnica e i piloti. Marquez e Stoner. E la minaccia sul software unico... sul Motosprint in edicola una lunga intervista al manager HRC Kokubu

Redazione

20.01.2015 ( Aggiornata il 20.01.2015 11:12 )

Shinichi Kokubu. Dal 2013 è il General Manager of Technology Development Division (oltre che responsabile dei progetti MotoGP e Moto3) perciò è la persona più importante, dal punto di vista tecnico, nell’ambito delle attività Honda nei Gran Premi. E fino al 2012 è stato direttore tecnico del Team HRC. Negli anni ‘90 è stato ingegnere telaista nel progetto NSR 500 (erano i tempi in cui il pilota di riferimento della Honda era Mick Doohan). Poi è salito sempre più su: ora è il capo di tutti gli ingegneri. Sul numero di Motosprint in edicola dal 20 gennaio, potete leggere una sua lunga intervista. 

Eccone un brano. 

Valentino Rossi ha detto spesso che le Honda si possono gestire bene in curva, anche a fine gara, cioè quando le gomme sono deteriorate.  «Ah si?! Bene. Qando i nostri piloti stanno dietro alle Yamaha, tornano ai box e dicono: “le Yamaha sono più veloci in curva!” ; oppure: “La gestione della Yamaha in curva e in accelerazione è migliore rispetto alla nostra moto!”». E come reagisci? «C’è un punto indiscutibile: la percorrenza della curva è ancora il punto di forza della Yamaha e noi non riusciamo a rendere la nostra moto così efficace in quel settore. Ma detto questo, bisogna valutare bene ciò che i piloti dicono quando si parla di ingresso e uscita di curva... Comunque, sappiamo anche che le Yamaha sono più veloci delle nostre moto nella prima parte della gara».  Ma non nella seconda parte... «Se si considera il solo, specifico, aspetto della curva, noi (in Honda) pensiamo che la Yamaha abbia un vantaggio. In generale, invece, faccio notare che tra i tempi sul giro (di Honda e Yamaha) non c’è grande divario, di conseguenza torno all’inizio: noi non abbiamo un vantaggio su di loro».  Pensi che la RCV 2015 abbia ridotto il divario con la Yamaha, in curva?  «No, non credo. Ma lo vedremo presto». E riguardo al motore? «In questo campo pensiamo di avere ancora un piccolo vantaggio, ma la Yamaha alla fine del 2014 ha iniziato a migliorare. Però c’è anche la Ducati: loro possono lavorare sul motore, invece noi no. Per noi lo sviluppo è congelato, e adesso in accelerazione la Ducati forse è anche migliore della nostra moto». Shinichi-Kokubu

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