La MotoGP secondo Poncharal

La MotoGP secondo Poncharal
Herve Poncharal, team manager della squadra Monster Yamaha Tech 3, fa il punto sulle aspettative per la stagione.

Redazione

27.01.2015 ( Aggiornata il 27.01.2015 15:10 )

Poncharal, da anni alla guida del team Tech 3 nelle classi MotoGP e Moto2, ha fatto il punto della situazione riguardo ai preparativi per la stagione 2015. Intervistato da Dylan Gray per l'Off-Season Show  Poncharal ha parlato dei suoi due piloti impegnati nella classe regina, Bradley Smith e Pol Espargarò: “Sia Bradley che Pol sono veloci, poniamo piena fiducia in loro ed il supporto di Yamaha nei loro confronti è totale. Dobbiamo aiutarli nella gestione della pressione affinché siamo psicologicamente più forti anche se, in alcuni casi, un po’ di pressione è necessaria. C’è sempre un po’ di pressione positiva e negativa. Ogni risultato è frutto del lavoro di squadra e per questo motivo non voglio incolpare la moto o il pilota presi singolarmente. Abbiamo un programma di crescita ed un obiettivo da raggiungere, ci conosciamo abbastanza bene ed i risultati migliori a volte arrivano dalla costanza di rendimento. "La stagione 2015 sarà importante per diversi piloti MotoGP, inclusi i nostri". Riguardo agli alfieri della squadra francese per la classe Moto2, il Team Tech 3 riproporrà la coppia composta da Marcel Schrotter e Ricard Cardus, i quali correranno in sella ad una moto con telaio ‘fatto in casa’. “Questo è il nostro progetto. Penso che saremo l’ultimo team a correre con il telaio da noi prodotto qui al workshop Tech 3 e ci dovremo misurare con una grande azienda che fornisce quasi il 90% dei team presenti sulla griglia di partenza di quest’anno. È la nostra creatura! Correre con questa moto, la nostra moto, nel Mondiale Moto2 ci dà delle ottime sensazioni, attendiamo di vedere i nostri piloti all’opera in pista.” Poncharal non ha dubbi sull’importanza del progetto Moto2, anche per l’impegno MotoGP: “Credo che il lavoro circoscritto soltanto ai weekend di gara può andare bene, è più o meno ciò che fanno tutti i team. Ma il poter dare qualcosa da fare ai ragazzi tra una gara e l’altra, specialmente se si tratta di un lavoro di progettazione di una moto, che di solito è svolto dai costruttori, può aiutare a migliorare le loro abilità e capacità. Anche nel caso della messa a punto della moto di Brad o Pol, questo know-how può servire a lavorare meglio, nonché a trovare più rapidamente delle soluzioni ad eventuali problemi.”

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