La Yamaha rivuole il titolo MotoGP

La Yamaha rivuole il titolo MotoGP
Su Motosprint in edicola dal 27 gennaio una lunga intervista a Koji Tsuya, project leader della YZR-M1

Redazione

28.01.2015 ( Aggiornata il 28.01.2015 11:15 )

La Yamaha non si arrende al dominio Honda MotoGP e prepara l’offensiva. Sul numero di Motosprint in edicola dal 27 gennaio, una lunga intervista a Koji Tsuya, project leader della YZR-M1. Eccone alcune anticipazioni. Partiamo dai problemi del 2014. Jorge Lorenzo è andato in crisi, oggi si riesce a fare luce sulla vicenda? «Ci sono diverse ragioni. Una di queste è quella che ha citato più volte anche Jorge: la sua condizione fisica non era adeguata. Nel dicembre del 2013 ha subìto un intervento chirurgico alla spalla, per rimuovere le viti inserite a causa della caduta ad Assen; in più i chirurghi sono intervenuti su altre lesioni precedenti. Queste operazioni l’hanno bloccato a lungo, perciò durante l’inverno non è riuscito a sostenere un degno programma di preparazione fisica. Così al via del campionato non era preparato». Valentino ha sorpreso anche te? «Se si considera la sua età (compie 36 anni in febbraio, ndr) e il fatto che ha già avuto una carriera lunghissima, vederlo evolvere ancora la sua tecnica di guida è abbastanza incredibile». Tsuya Rossi ha detto che le Honda sono più veloci delle Yamaha in curva, a fine gara. Cioè quando la gomma è molto deteriorata. «Si torna al discorso iniziale: la nostra moto può mantenere una velocità in curva molto alta, ma Jorge e Valentino devono usare sempre tutto il grip possibile nel massimo angolo di piega. Se invece una moto affonda molto in ingresso curva e poi gira rapidamente dove la nostra resta nel massimo angolo di piega, e poi puoi raddrizzarla garantendo una forte accelerazione, allora il tempo sul giro sarà sempre ottimo anche quando il grip della gomma calerà; perché guidando così non si usa molto la spalla della gomma». I piloti hanno anche lamentato la mancanza di evoluzione del cambio seamless. Era nei piani del 2014, la consegna di questa evoluzione tecnica? «No, non lo era. Nella versione 2014 è arrivata solo la modifica per rendere “seamless” (cioè senza soluzione di continuità) anche il passaggio tra la prima e la seconda (la folle viene messa manualmente e si trova prima della prima marcia, ndr) ma il sistema è rimasto simile a quello del 2013. Il cambio è seamless se metti le marce, ma non lo è in scalata. Questo è previsto per il 2015».

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