Marquez: "Un momento speciale"

Marquez: "Un momento speciale"
“Quando ho visto di aver girato in 1’58 non ho riprovato perché non si ottengono informazioni utili andando così forte in questi test”

Redazione

07.02.2015 ( Aggiornata il 07.02.2015 13:57 )

Marc Marquez ha iniziato il 2015 in forma eccellente, facendo capire fin da subito che le sue intenzioni sono quelle di difendere il titolo per il secondo anno consecutivo. Dopo tre giorni di intenso lavoro, il pilota della Honda ufficiale ha piazzato il giro record del circuito della Malesia, dimostrando ancora una volta che lui e la sua Honda RC213V saranno difficili da battere quest'anno. Ecco cosa ha detto in un'intervista appena rilasciata. Com’è andata la prima simulazione sulla distanza di gara di quest’anno? «E’ andata davvero molto bene. Ho scelto di uscire con la temperatura più alta, alle 2:30 del pomeriggio, perché è il momento in cui le condizioni sono più simili a quelle del Gran Premio. E’ difficile fare paragoni con gli altri piloti, perché ognuno sceglie un momento diverso per uscire, ma siamo andati molto bene. Siamo riusciti a raccogliere tanti dati per gli ingegneri della Honda, provando diverse mappature del motore che mi hanno aiutato a capire tante cose. Fare una simulazione di una gara è un po' più noioso che correre una gara – è dura, ma non si va comunque mai al limite. Cercheremo di migliorare ulteriormente la moto, perché pensiamo che ci sia ancora margine di miglioramento, ma siamo molto soddisfatti della base di cui disponiamo, e penso che ci sia il potenziale per un altro anno buono». Il giro veloce di venerdì è il più veloce mai fatto a Sepang su una moto. Hai trovato una scorciatoia nella pista? «No, ho solo fatto un giro molto buono! Quando ho visto che avevo girato in 1’58” è stato un momento speciale. Non è stato un giro perfetto, perché penso che una cosa del genere non esista – avevo anche già pronta una gomma nuova per tornare fuori. Ma quando ho visto il tempo non ho nemmeno riprovato, perché non si ottengono informazioni utili andando così forte in questi test». L’anno scorso hai dovuto saltare il secondo test a Sepang per l’infortunio rimediato con la moto da dirt-track. Quest’anno l’obiettivo è arrivare più calmo alla prima gara? «Sì, l'obiettivo è questo. Lo scorso anno dopo primo test in cui ero andato bene, la situazione sembrava perfetta – come quest’anno, in cui mi sono sempre sentito molto a mio agio. Ma non si sa mai, ti puoi far male in qualunque momento, per cui il mio piano resta lo stesso: continuare ad allenarmi e cercare di essere ancora più pronto per il secondo test». Quest’anno la presentazione del team è avvenuta in Indonesia, che è una novità per te. Com’è stata l’accoglienza dei tifosi? «In realtà sono già stato più volte in quella zona, sia in Indonesia che in Thailandia, e fin dalla prima volta sono rimasto colpito dal grande amore che hanno per la MotoGP. Non potete immaginare quante persone lì amino il nostro sport, quanto sostengano i piloti e quanto "vivano" le gare motociclistiche. Credo che si meritino una gara da quelle parti». Sei un po’ stanco dopo i primi test? «I primi tre giorni di test sono sempre i più duri, ma mi sono sentito bene. Nella simulazione di gara ho retto bene; ho visto qualche punto in cui non sono ancora a posto fisicamente, per cui ci lavorerà sopra».

Fiammetta La Guidara

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