Dovizioso vola sulla Lamborghini

Dovizioso vola sulla Lamborghini
Andrea ha provato ad Adria la Huracàn da 620 CV e ha siglato un tempone. Ma ora vuol vincere con la Ducati GP15

Redazione

13.02.2015 ( Aggiornata il 13.02.2015 15:50 )

Mentre attende con impazienza di provare la nuovissima Ducati GP15, Andrea Dovizioso si è sfogato oggi con le quattro ruote ad Adria. Il suo nuovo cavallo di battaglia per la MotoGp verrà presentata lunedì prossimo e girerà per la prima volta in pista a fine mese a Sepang, negli ultimi test prima del via del campionato. Così il pilota ufficiale della Ducati, in questo momento di trepidante attesa, non si è lasciato sfuggire l'invito della Lamborgini a effettuare un test con l'altrettanto nuovo Huracàn con cui quest'anno la Casa di Sant'Agata bolognese organizza tre monomarca SuperTrofeo nel mondo: in Europa, in America e in Asia. Dovi non aveva mai provato una vettura così potente, da 620 CV, è in precedenza l'unica supercar con con aveva effettuato qualche giro era stata la progenitrice Gallardo, ormai destinata alla pensione. E Andrea ci ha preso subito un gusto da matti. Dopo essersi fatto spiegare un po' di segreti da Fabio Babini, due volte vincitore del SuperTrofeo Europa e quest'anno impegnato nella Blancpain Endurance Series con la nuovissima versione Gt3 della Huracàn, che ha contribuito a sviluppare, Dovizioso ha effettuato una quindicina di giri in totale, con stint di tre-quattro tornate alla volta. Nel primo è subito arrivato a siglare un tempo di tutto rispetto, 1'17"9, ma poi si è intraversato perché appunto per lui il "mostro" era del tutto nuovo; poi, nell'ultimo stint, è arrivato a siglare un 1'15"1, un ottimo tempo, come lo stesso Babini e gli altri tecnici del racing Lamborghini gli hanno assicurato, tenendo conto che un crono da qualifica invernale per la Huracàn ad Adria dovrebbe aggirarsi sul 1'14. Dovizioso8269-fotoRAGAZZONI Così ora Dovizioso non fa mistero che a fine stagione gli piacerebbe anche disputare una gara con una Huracàn; magari la 12 Ore di Sepang di fine stagione, gli ha suggerito Giorgio Sanna, responsabile del racing della Casa di Sant'Agata, che ha reso possibile il test di Adria, visto che il circuito orientale Andrea lo conosce benissimo e che la corsa si disputerà quando la MotoGP è in letargo. Anche perché Dovizioso ha sempre manifestato una grande passione anche per le quattroruote. - Andrea, sono passati più di due anni dal tuo ultimo impegno agonistico con le auto, nel 2012 al Rally di Monza. Come mai, vista la tua passione anche per le quattro ruote? "Purtroppo non sono riuscito ad organizzare nulla, principalmente per questioni di incompatibilità tra gli sponsor e di impegni sempre pressanti. Però, ci provo tutti gli anni a disputare il Motor Show di Bologna e il Rally di Monza, perché sono gli unici che ho la possibilità di affrontare". - Tu, poi, al Motor Show di Bologna avevi esaltato nel 2011, arrivando secondo in volata nella sfida rallistica finale del Memorial Bettega, battuto di un soffio dal campione della specialità Solberg... "Già, fu una cosa fantastica, una grande emozione, anche perché era la prima volta che guidavo una WRC. Ma non è detto che un ritorno su una vettura da rally non possa riverificarsi quest'anno. Sto valutando con la Volkswagen (cui fa capo la Ducati, così come la Lamborghini, ndr) la possibilità di partecipare di nuovo al Rally di Monza. Ci spero proprio". - Ma ti piacciono di più le gare automobilistiche in pista o i rally? "Arrivo dal motocross e mi piacciono molto i traversi, per cui i rally si adattano meglio al mio temperamento. Però, anche correre in pista mi piace moltissimo". - Il Rally di Monza piace moltissimo anche a Valentino Rossi. Riuscirai a batterlo prima lì o in MotoGP? "Be', in entrambi i casi le situazioni non sono facili - e scoppia a ridere -. Niente, comunque, è impossibile; per cui, ci proveremo". - Prima di questo test con la Huracàn non avevi mai provato una vettura così potente. Che effetto ti ha fatto? "Seicentoventi cavalli sono veramente tanti. È un gusto che spero di poter riprovare presto. Intanto, mi piace moltissimo allenarmi anche in kart, alle volte porto con me anche tutta la squadra a gareggiare". - È più facile o difficile correre in auto? "Niente è facile quando insegui il limite. Certo, in auto ti senti più sicuro. Però, noto che riesco ad andare subito abbastanza veloce anche con vetture che non conosco. Con la Huracàn un po' di difficoltà l'ho incontrata in staccata, perché non mi sono fidato subito a pestare sul freno, come invece si deve, visto che la vettura ha davvero una gran frenata, e in accelerazione con il traction control, al quale non sono abituato con le auto". - In un domani dopo la MotoGP pensi a un passaggio alle corse automobilistiche? "Vedo assolutamente possibile che nella mia carriera futura possa gareggiare anche con le auto. Per ora, però, sono concentrato solo sulle due ruote. E sono molto ottimista su come potrebbero andare le cose quest'anno: credo che con la GP15 il nostro potenziale sarà sensibilmente superiore". - Dall'Igna, responsabile del racing Ducati, ha dichiarato che l'obiettivo di quest'anno è almeno una vittoria. È possibile? "Quest'anno sicuramente partiremo più forti rispetto al 2014 e credo proprio che ci sarà la possibilità di centrare l'obiettivo". Marco Ragazzoni

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