MotoGP Silverstone: Rossi, Petrucci, Dovizioso. L'Italia che vince

Tutti partono con le slick ma nel warm up lap inizia a piovere. I piloti rientrano al box per cambiare la moto, però la direzione gara, prudentemente, ferma la corsa con la bandiera rossa, riavviando la procedura di partenza (senza togliere un giro alla gara riavviata), per evitare situazioni caotiche e pericolose. Nel nuovo schieramento, tutti i piloti montano le rain. Temperatura molto bassa, asfalto umido, non molto bagnato. Pioggia leggera ma in aumento. Le condizioni che lasciano aperta sia la possibilità del cambio moto, sia quella di una vera wet race. Lorenzo parte meglio di Marquez, che nel primo giro viene sorpassato anche da Pol Espargaró e Rossi. Ottime le partenze di Petrucci (che si pone davanti alle Ducati ufficiali) e Miller (in scia al compagno di tema Crutchlow nonostante la moto clienti). Hernandez finisce a terra alla prima curva. A 19 giri dal termine Lorenzo lascia il comando a Rossi, seguito da Marquez. Valentino inizia a far segnare giri veloci. A 18 giri dal termine Crutchlow inizia ad attaccare Lorenzo. Miller segue Cal... troppo vicino. Lo centra ed entrambi finiscono a terra. Crutchlow riesce a ripartire (ma cadrà due giri dopo), Miller no. La gara del Team LCR nelle posizioni di vertice finisce così. A 17 giri dal termine, Rossi e Marquez girano sotto il muro dei 2'21", mentre Lorenzo non riesce a fare meglio dei 2'21" basso. Pol Espargaró commette un errore, arriva lungo in una curva, centra Lorenzo (che resta miracolosamente in piedi) e rientra in nona posizione, lasciando a Petrucci la quinta. A 16 giri dal termine Pedrosa raggiunge Lorenzo (mezzo secondo al giro più lento del pilota della Honda HRC). Petrucci non è molto lontano. I due in testa alla corsa sono sempre più soli e Rossi sembra in grado di distanziare Marquez. A 15 giri dal termine ci sono quattro piloti in lotta per il terzo posto. Nell'ordine: Lorenzo, Pedrosa, Petrucci e Dovizioso, autore di una favolosa rimonta. A 14 giri dal termine Petrucci passa Pedrosa e si mette nella scia di Lorenzo. Dani subisce anche l'attacco di Dovizioso. A 13 giri dal termine Petrucci e Dovizioso passano Lorenzo, che a dodici giri dal termine subisce anche l'attacco di Dani Pedrosa. A 11 giri dal termine Rossi scende sotto il muro dei 2'17". In questa fase della gara i piloti si studiano. C'è solo il sorpasso di Pol Espargaró ai danni del compagno di squadra Smith. Petrucci allunga su Dovizioso, portando il vantaggio sul pilota ufficiale della Ducati a mezzo secondo. A 10 giri dal termine Marquez risponde agli attacchi di Rossi e si ricongiunge al pesarese. Dovizioso cerca di non far scappare Petrucci, veloce quasi quanto i primi due. A 9 giri dal termine Rossi rallenta il ritmo per far passare Marquez ma lo spagnolo resta nella scia di Valentino. Alle loro spalle Petrucci e Dovizioso girano circa un secondo più veloci dei primi due. Andrea passa Danilo, che appare un po' al limite. A 8 giri dal termine Marquez finisce a terra a causa di una perdita di aderenza del retrotreno alla prima curva. Rossi resta solo al comando, mentre impazza la lotta per la seconda posizione. A 7 giri dal termine Petrucci passa Dovizioso (nella stessa curva dove aveva superato Lorenzo) e sale in seconda posizione. Andrea prova a rispondere ma finisce largo. Rossi perde 1" al giro da Petrucci, forse per una eccessiva usura dei pneumatici. Danilo inizia ad avere Valentino nel mirino. A 4 giri dal termine Petrucci porta il distacco da Rossi a meno di 2", trascinandosi dietro Dovizioso. A 3 giri dal termine Rossi inizia a rispondere agli attacchi dei due Ducatisti, che sono a circa 1"5 da Valentino. A 2 giri dal termine Dovizioso commette un errore e viene raggiunto da Lorenzo ma nell'ultimo giro Andrea riesce a riportare lo spagnolo a distanza di sicurezza. Finisce come era finito il warm up, con Rossi davanti a Petrucci. Qui potete leggere la classifica della gara della MotoGP Riccardo Piergentili