MotoGP Aragon: Iannone OK, Dovizioso KO

MotoGP Aragon: Iannone OK, Dovizioso KO
MotoGP: Dovizioso, al contrario di Iannone, non ha un buon feeling con la Desmosedici GP15. I perché della crisi del forlivese.

Redazione

27.09.2015 ( Aggiornata il 27.09.2015 20:29 )

di Riccardo Piergentili Anche ad Aragon le Ducati ufficiali non sono mai state vicine alle Yamaha e alle Honda ufficiali. Addirittura, sabato, in Q2 Dovizioso è stato battuto dalle vecchie Desmosedici GP14.2 di Petrucci ed Hernandez. Il forlivese, che a inizio stagione sembrava molto a suo agio sulla Desmosedici GP15, ora non è più in grado di sfruttarla, mentre il suo compagno di squadra, Iannone, è costantemente migliorato. Ad Aragon la differenza tra i piloti ufficiali di Borgo Panigale è stata importante, perché, a fine gara, il distacco tra i due Andrea è stato di circa 16". Cosa sta succedendo a Dovizioso? Perché Iannone sta migliorando, mentre "Dovi" sembra entrato in un buoco nero dal quale fatica ad uscire? La spiegazione riguarda le caratteristiche della Desmosedici GP15, una moto pensata per essere più veloce nella fase di percorrenza della curva rispetto alla vecchia Desmosedici GP14.2, che però era più stabile in frenata, il punto di forza di Dovizioso. Iannone, invece, non è uno staccatore ma un pilota che guida in modo più scorrevole. Per questo, il ragazzo di Vasto riesce a sfruttare le doti della Desmosedici GP15 meglio di Dovizioso, che probabilmente ha perso anche un po' di concentrazione, andando continuamente alla ricerca di migliorie tecniche che non hanno mai fatto la differenza che il forlivese avrebbe sperato.
Ascoltando le dichiarazioni post gara di Iannone e Dovizioso, è chiaro che il forlivese non ha più un buon feeling con la Desmosedici GP15, che invece piace a Iannone. Probabilmente ciò che preoccupa Dovizioso è che la moto di quest'anno è nata con determinate caratteristiche, che penalizzano il suo stile di guida. Ora sarà possibile risolvere i problemi senza stravolgere il progetto? E, fatto ancora più importante, dato che Iannone sta dimostrando di sfruttare bene la Desmosedici GP15, Dovizioso potrebbe perdere il suo ruolo di prima guida all'interno del team? Sicuramente Ducati dovrà aiutare Dovizioso, però anche Andrea dovrà adattarsi alla moto. Una moto con cui, ad inizio anno, il forlivese riusciva ad esprimersi. Andrea Iannone (quarto): "Oggi è stata una gara molto positiva, perché siamo riusciti a contenere il distacco dalla Yamaha ufficiale di Jorge Lorenzo a meno di 8"; non era affatto facile, soprattutto perché io non ero al massimo della condizione fisica. Detto ciò, fin quando non lotterò costantemente per il podio, non sarò soddisfatto fino in fondo. Diciamo che siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo che era alla nostra portata. Ora dobbiamo guardare avanti e migliorare la moto. La Desmosedici GP15, rispetto alla vecchia GP14.2, in staccata è molto più nervosa, però mi permette di essere più veloce durante la fase di percorrenza della curva e per me questo rappresenta un vantaggio. Dovizioso, invece, cerca di fare la differenza in frenata, quindi si trova più in difficoltà, perché è proprio quella l'area in cui la moto nuova non è migliore della vecchia. Forse la Desmosedici GP15 si adatta più al mio stile di guida che a quello di Dovizioso, però lui è sempre stato un pilota completo e veloce e credo che presto tornerà competitivo. Adesso, però, voglio archiviare questa gara, perché devo decidere se partecipare ai prossimi test. Ora, grazie agli antidolorifici, non ho dolore, però dovrò valutare la mia condizione nelle prossime ore".
Andrea Dovizioso (quinto): "Sono contento della rimonta, però me l'aspettavo, perché in gara riesco quasi sempre a portare a casa un risultato migliore rispetto a quello delle prove. Detto questo... ero lento. Non sono mai stato veramente competitivo e in gara l'ho pagata. Il primo giro ho recuperato molte posizioni, però, quando ho provato a cambiare passo, non ci sono riuscito. Il problema è che non riesco ad entrare forte in curva e se non entri forte in curva perdi velocità, che non recuperi più. Iannone, al contrario di me, è andato fortissimo tutto il weekend ed in gara ha dimostrato quello che le prove avevano già spiegato, ovvero che era veloce. Purtroppo io non posso frenare forte, non come vorrei, e non riesco a sfruttare le doti di percorrenza della curva della Desmosedici GP15. Il problema è che in frenata, il mio punto di forza, la moto di quest'anno è molto nervosa. Diciamo che abbiamo risolto un problema ma ora stiamo lavorando su altri problemi. Iannone, fatica meno di me perché basa la sua guida sulla percorrenza della curva, che, come ho spiegato, è un'area in cui la moto ha fatto un grosso salto di qualità. Da inizio anno a oggi abbiamo portato in pista molte evoluzioni, alcune delle quali non hanno dato i risultati sperati. Durante questo weekend ho fatto delle prove di elettronica, un'altra area in cui c'è un ampio margine di miglioramento. Purtroppo non siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato, quindi, oltre a non avere evoluto l'elettronica, non ho lavorato abbastanza per trovare la messa a punto migliore per questa pista. Sabato pomeriggio non ero a posto ed ormai era tardi per cercare delle soluzioni".

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi