Rossi, "Marquez contro di me"

Rossi, "Marquez contro di me"
Valentino Rossi in Malesia punta il dito contro Marquez e svela la sua idea di complotto nei suoi confronti da parte di Marc per favorire Lorenzo.

Redazione

22.10.2015 ( Aggiornata il 22.10.2015 12:28 )

Valentino Rossi lancia la sua bomba nella conferenza stampa di presentazione del GP della Malesia, puntando dritto il dito contro Marc Marquez. "Non credevo che accadesse - ha detto Rossi - ma Marquez ha giocato con me nella gara di Phillip Island. Ha rallentato apposta, facendo compattare il gruppo, permettendo a Lorenzo di stare davanti". Una tesi che il nove volte campione del mondo argomenta davanti ai cronisti facendo comparire nelle sue mani i tempi della gara dell'Australia sui quali ha diligentemente appuntato le sue considerazioni al fianco dei cronologici di Marquez e Lorenzo. "E' abbastanza chiaro il suo comportamento - ha detto Rossi riferendosi a Marquez - ma è importante che lui sappia che io lo so. Ora vedremo cosa succede, ma sono comunque abbastanza preoccupato perché sicuramente un conto è giocarsela alla pari con Lorenzo e pensare di batterlo è un conto, se invece bisogna pensare di battere anche Marquez che in questo caso non ha tenuto una condotta di gara che ci si aspetta con il fair play dei piloti professionisti, diventa tutto più difficile anche pensando che lui potrebbe essere molto competitivo anche in queste due gare. Per me aver scoperto questo comportamento è stata una grande delusione. Sinceramente era da qualche gara che lo avevo "nasato" ma non me lo aspettavo che prendesse una posizione così chiara e che corresse in quel modo. C'è delusione e dispiacere, perché lui certamente cercherà di fare una cosa simile sia a Sepang che a Valencia". Un aiuto non completo quello di Marquez a Lorenzo. Alla fine Marc ha vinto la gara e ha riservato a Jorge il secondo gradino del podio. "Un conto è l'aiuto, un conto è la vittoria. Quella Marc non l'ha lasciata prendere a nessun altro". Con il foglio dei tempi in mano, Rossi ha poi spiegato come sarebbe avvenuto il "raggiro" nei suoi confronti. "Non è difficile. In gara qualcosa avevo capito, ma non ero del tutto cosciente. Marquez aveva un passo nettamente più veloce degli altri ma ha sempre guidato e giocato per far andar via Lorenzo e tenere me lontano a lottare con Iannone. Anzi lui sperava che io perdessi tempo anche con  Crutchlow e Vinales. Poi sapeva che le Ducati mi "sverniciavano" in rettilineo e tutte le volte che io provavo a passarlo lui mi sorpassava super aggressivo. In questo modo faceva spazio a Jorge e questo lo ha fatto tre volte in modo palese ma anche in altre parti. La sfortuna di Marquez è stata che quel giorno Lorenzo non andava così forte. Comunque lui ha tenuto Jorge sotto controllo perché sapeva che lo avrebbe potuto riprendere al massimo in tre giri. Quindi sperava di tenere a me e Iannone lontani e di mettere forse più piloti tra me e Lorenzo. Alla fine Marc ce l'ha fatta è stato bravo e ha avuto una lucidità abbastanza preoccupante, però secondo me non si fa così". Per quale motivo? "Credo che lui preferisca che vinca Lorenzo. Secondo me è una questione personale. Lui è arrabbiato con me per l'Argentina. Lui non lo ha mai detto ma pensa che io lo abbia fatto cadere apposta, poi per Assen, perché nella sua testa io in quella chicane sarei dovuto sparire o farmi battere. Lui da li ce l'ha con me quindi ha pensato come i bambini "non vinco io ma non vinci nemmeno te". Quindi per lui il male minore è che vinca Lorenzo". Una condotta che Rossi non si aspettava nella lotta finale per il titolo. "Lui non ha niente da perdere, io invece si. Se lui si mette in mezzo per rallentarmi io devo stare attento. Più che altro mi dispiace e mi fa abbastanza arrabbiare, è così. Non avevo pensato che anche Marquez potesse essere un ostacolo per questo campionato speravo di potermela giocare solo con Jorge come era giusto che sia". Ma Marquez è sempre stato un ammiratore di Valentino... "Ma sarà vero? Ce l'aveva sul serio il mio poster in camera. Ecco ora mi piacerebbe saperlo. Io credo comunque che lui si confronti molto spesso con me. Lui mi vuole battere come numero di vittorie, come numero di mondiali, quindi se io vinco un altro mondiale lui sa che ne deve vincere uno in più  per arrivarmi vicino". Quando è iniziata questa faida? Forse a Laguna Seca con il famoso passaggio di Marquez replica di quello di Rossi su Stoner? "Ci sono stati svariati episodi. Quello di Laguna Seca dove lui mi ha voluto per forza passare in un posto perché io lo avevo fatto 5 anni prima su Stoner, quando avrebbe potuto passarmi ovunque era stato già un segnale. Non ci credevo, me lo dicevano ma non volevo crederci. Purtroppo a pensare male si fa sempre bene".

Luca Bologna

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi