MotoGP Sepang: la magica pole di Pedrosa

MotoGP Sepang: la magica pole di Pedrosa
Pedrosa frantuma il record 2014 di Marquez, secondo ma molto distante dal compagno di squadra. Rossi è terzo, davanti a Lorenzo.

Redazione

24.10.2015 ( Aggiornata il 24.10.2015 09:37 )

di Riccardo Piergentili  Le qualifiche della MotoGP, a Sepang, senza dubbio sono state le più "calde" del 2015 e non solo a causa del clima. La tensione è alle stelle, perché, dopo le dichiarazioni di Valentino (che ha attaccato pubblicamente Marquez), la battaglia mondiale tra Rossi e Lorenzo non è più un duello ma una lotta a quattro, anzi a cinque, perché in Malesia il vero fenomeno delle qualifiche è stato quel pilota che a Phillip Island non era in forma: Pedrosa. Dopo i risultati delle prove libere, era lecito attendersi una grandissima prestazione di Marquez, invece è stato il suo compagno di squadra (Pedrosa) a stupire tutti, ottenendo una prestazione che definire incredibile è riduttivo. Pedrosa, all'inizio della Q2, ha disintegrato il record 2014 di Marquez. Ora è di Dani il miglior giro assoluto a Sepang: 1'59"053. Un tempo pazzesco, che avvicina quel limite che in Malesia sembrava irraggiungibile: 1'58 alto. Nonostante la "sorpresa Pedrosa", a Sepang era lecito aspettarsi delle Honda velocissime e così è stato. In Malesia le RC213V volano basse, sia perché sui lunghi rettilinei del tracciato malese il V4 Honda riesce a fare la differenza, sia perché a Sepang la Honda ha tanti dati e riferimenti per trovare sempre la soluzione migliore. Le Yamaha sono più lontane, anni luce da Pedrosa, diversi chilometri da Marquez. Rossi è stato autore di una prova maiuscola. Valentino, abbastanza lontano da Jorge durante le prove libere, nell'ultimo giro della qualifica, grazie ad un giro perfetto, è riuscito a beffare il compagno di squadra e rivale in campionato. Dal punto di vista psicologico è stato un duro colpo per Lorenzo, che era sicuro di essere in prima fila. Poi, dopo essere rientrato ai box, gli è stato negato l'accesso al parco chiuso (riservato ai primi tre). Solo in quel momento Lorenzo ha capito di essere stato battuto e, dopo avere scosso la testa, si è diretto verso il suo box. Alle spalle di Lorenzo, gli umani, tutti sopra il muro dei 2'00". Il quinto posto sembrava territorio di Iannone, invece, alla fine, Crutchlow è riuscito ad essere un po' più veloce di Andrea, il quale è stato un paio di decimi più veloce dell'altro Andrea, Dovizioso, che dopo il bruttissimo weekend australiano, sembra avere trovato la via d'uscita dal tunnel. Per Dovizioso, però, il cammino è lungo, perché Iannone sembra ancora lontano. Nel finale del turno c'è stata la caduta (senza conseguenze) di Aleix Espargaró. Da segnalare l'ottima prestazione di Barbera, che, con una Ducati un po' vecchiotta si ha guadagnato l'accesso diretto in Q2 e il decimo posto finale. Qui potete leggere la classifica della Q2 della MotoGP.
In Q1 sono stati Smith, Viñales, Redding e Petrucci ad animare il turno. Da segnalare l'ottima prestazione di Bradl e dell'Aprilia, che lentamente si stanno avvicinando ai migliori della Q1. In difficoltà Hernandez, che nella seconda metà della stagione si sta allontanando da Petrucci. Ottimo Miller, combattivo e, nella prima parte del turno, a ridosso delle moto Factory con una Open. Purtroppo, alla fine del turno Miller è caduto. Nessun problema per il pilota, mentre sulla moto c'è stato un principio d'incendio. Viñales, dimostrandosi il pilota in crescita, il talento di cui tutti parlano, si è guadagnato l'accesso in Q2, battendo Smith, un pilota che ha molta più esperienza di Maverick. Terzo posto per Petrucci, che inizia a sentire il rumore del V4 dell'Aprilia, quarta con Bradl, a poco più di un decimo da Danilo. Quinto posto per Redding, velocissmo nella prima parte della pista, mai troppo efficace nella seconda. Qui potete leggere la classifica della Q1 della MotoGP. Twitter: @Hokutonoken_79

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