di Riccardo Piergentili
Valentino Rossi e
Marc Marquez. Non si sono
mai amati ma non lo hanno mai detto
ufficialmente (fino al GP Malesia...), perché il mondo di oggi è fatto così, un po'
ipocrita. C'è un
palcoscenico sul quale tutti devono
sorridere, darsi le
pacche sulle spalle e scambiarsi i
complimenti. Poi, quando il teatro chiude, i
predatori tornano tali e riprendono a
cacciare. Valentino Rossi, a
36 anni, è ancora il
Re indiscusso della MotoGP. È in testa al
mondiale 2015 ma sarebbe il
Re anche se fosse terzo. Perché
Rossi fa notizia, ha
sostenitori in tutto il mondo,
attira gli sponsor ed è simpatico a gran parte del
pubblico. Valentino è un
motociclista famoso come una
rock star.
Fin quando lui
sarà in pista e andrà forte, nessuno potrà salire sul suo trono.
Marc Marquez è un ragazzo molto scaltro e conosce bene le
regole del gioco. Fino ad ora
Marquez non ha avuto nessun interesse a scontrarsi frontalmente con
Rossi, perché
Marc ha
dominato le sue prime due stagioni in
MotoGP. Quest'anno, però, qualcosa è andato storto; la
Honda non ha funzionato come al solito e
Marquez ha commesso troppi errori.
Nel frattempo
Rossi è cresciuto ancora. Probabilmente, né
Marquez, né
Lorenzo consideravano
Valentino un rivale per il
titolo iridato, neppure dopo le prime gare, al termine delle quali
Rossi era in testa al
campionato. Poi, però, col passare dei
gran premi, Valentino è
rimasto in testa e i suoi avversari hanno commesso altri errori.
Rossi è ancora in testa al mondiale e prima del
GP Malesia le sue possibilità di
vittoria erano ancora più alte.
Un
nove volte campione del mondo, il pilota più famoso e conosciuto, che vince il
decimo titolo iridato della classe regina a 36 anni, è un
avversario scomodo. Molto scomodo.
Lorenzo non ha la stessa
forza mediatica di Rossi e Marquez lo sa bene.
Marc, come tutti, soffre Valentino e probabilmente
Valentino soffre Marc, l'unico in grado di
prendere il suo posto, non solo per una
questione di velocità.
Alla fine i due sono arrivati allo
scontro diretto. Dispiace solo il "come".
L'avversario di Rossi era Lorenzo. Marquez (nelle prove, nel warm up, e nei primi giri) aveva dimostrato di potersi giocare la
vittoria con Pedrosa.
Marc avrebbe dovuto fare la sua gara, dando il massimo, invece
ha deciso di lottare con Rossi...
Valentino Rossi (terzo classificato al GP Malesia della MotoGP):
"Ha vinto Marquez. Mi ha fatto perdere il campionato. Il suo manubrio ha toccato il mio piede e lui è scivolato. Una moto non può cadere per un semplice tocco. Non gli ho dato un calcio e dalle immagini dall’elicottero si vede benissimo. Io ho allargato la traiettoria, lui mi ha toccato prima che io facessi scivolare la gamba ed è caduto prima del mio tocco. Non volevo farlo assolutamente cadere, volevo solo dirgli basta! Il mio non è un fallo di reazione, volevo rallentarlo, volevo mandarlo fuori traiettoria, dirgli basta. Se si riguardano le immagini frame by frame si vede che cade prima del mio tocco. È sicuramente un brutto epilogo. Sarebbe stato bello giocarsi il campionato con Lorenzo, ma Marquez ha deciso che voleva essere lui a decidere il vincitore. Credo che poche volte sia accaduta una cosa simile nella nella storia dello sport. Credo che anche Marquez abbia fatto una brutta figura. Ora come ora non so neppure se andrò a Valencia...".