Fratelli di Spagna

Fratelli di Spagna
Marquez e Lorenzo alleati contro Rossi - l'editoriale del direttore di Motosprint Stefano Saragoni

Redazione

26.10.2015 ( Aggiornata il 26.10.2015 09:24 )

di Stefano Saragoni Non ho mai provato simpatia per Jorge Lorenzo. Quella sua espressione sgodevole, non mi è mai piaciuta. Da giovane era maleducato oltre misura: ricordo che un giorno in Australia entrò nel container della Derbi che fungeva da ufficio, senza salutare nessuno. Il direttore tecnico della squadra lo mandò fuori dicendogli di tornare dentro dando il buongiorno… Stupidaggini, ma l'educazione non la vendono al mercato. Così come il talento, del resto. Lorenzo ne ha tanto, ha vinto tanto e vincerà ancora. Continuerà ad essere velocissimo, a fare le sue gare in testa dal primo all'ultimo giro, e alla bisogna supererà pure, perché sa farlo. Sarà campione del mondo e potrà gonfiare i muscoli. Se gli andrà fatta bene, perché ha il titolo in tasca, ma chissà che a Valencia non succeda qualcosa che sovverta il pronostico. Sai che gusto. Come dicono gli inglesi, per finire primo, devi prima finire. Parla Graziano Rossi: E' un fatto gravissimo Marquez lo aiuterà ancora, con il dente più avvelenato che mai. Non ha capito, il bel giovane campione senza macchia e senza paura, che sarà ricordato sì per le sue vittorie, per la sua guida stellare e spregiudicata, ma anche per avere deliberatamente tolto a Rossi il decimo titolo per non finire nell'ombra del vecchio campione di ieri. Non potendo vincere lui, preferisce che il titolo vada a uno che non ha tifosi nemmeno a casa sua. Sempre bello e sorridente, Marquez è un attore che si sente dio, che tiene lezioni sulla guida pericolosa altrui, che vuol far passare Rossi per un omicida quando è stato lui ad esasperare i toni e gli scontri della MotoGP. Il suo amichetto Lorenzo solo un paio di mesi fa lo considerava una specie di pericolo pubblico, ma adesso che viene aiutato spudoratamente a portare a casa il titolo se n'è dimenticato. Parla Stoner: Se non fosse stato Valentino... Rossi non è uno stinco di santo, per carità, a Sepang gli sono saltati i nervi ed è passato di là. È fuor di dubbio. Ma guardacaso ho visto un video di pochi secondi sul suo ingresso in Direzione Gara, dove Marquez stravaccato sul divano lo ha accolto da provocatore quale è stato anche in pista. Roba da prenderlo a calci in culo. Marquez ha voluto pilotare la sfida, ha voluto decidere chi sarà il suo successore: quello con meno carisma tra i due contendenti. Sembra essere riuscito nel suo intento. Sai che gusto, se qualcosa andasse storto e il suo piano fallisse proprio sul più bello. [poll="59"]

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