di Riccardo Piergentili
Alla fine è stato proprio
Jorge Lorenzo a spiegare quello che è accaduto nelle
ultime gare, da
Phillip Island in avanti. I fatti e le dichiarazioni del
dopo gara di Valencia ha davvero dell'
incredibile.
Marquez, intervistato prima di Lorenzo, ha spiegato di avere gareggiato
spingendo al limite, dando il massimo.
Questa volta, però,
Marc, ha esagerato si è spinto ad un
livello di falsità così elevato che
Lorenzo, col
titolo in tasca, un'
immagine pubblica da sistemare (Jorge, come Marc, è stato fischiato da molti tifosi spagnoli) e
sponsor da recuperare, ha
preso le distanze dal comportamento di
Marquez.
Insomma, finalmente appare chiaro che
Lorenzo ha semplicemente cavalcato l'onda, sfruttando la
resa dei conti tra Marc e Valentino. L'
obiettivo di Lorenzo era
vincere il mondiale e quando lo spagnolo ha ottenuto ciò che voleva ha pensato unicamente al
proprio interesse, spiegando quello che è successo a
Valencia e fornendo quei tasselli del puzzle che hanno permesso di fare chiarezza su qualcosa che va ben oltre l'
anti sportività...
Jorge Lorenzo (vincitore del GP Valencia e del mondiale MotoGP):
"Nonostante la gomma posteriore distrutta, ho guidato spingendo sempre al massimo, senza curarmi di cosa stava accadendo intorno a me: le posizioni degli altri, i giri al termine della gara, niente. Ho cercato solo di restare concentrato guida, sulla gomma posteriore e sul risultato. Sono fiero di avere conquistato il titolo iridato, anche perché ho raggiunto un grande campione come Wayne Rainey e, parlando di Motorsport in generale, Ayrton Senna. Grazie al mio approccio alla gara ho tenuto le Honda a distanza di sicurezza. Loro mi hanno rispettato, anche se avrebbero potuto attaccarmi. Sapevano che mi stavo giocando il mondiale ed avevano capito che ero al limite nelle curve a destra, perché la gomma posteriore era molto usurata. Così il mondiale è rimasto in Spagna. Questo titolo è mio, nostro e di tutta la Spagna".
Twitter: @Hokutonoken_79