"Non sarebbe male se la MotoGP arrivasse in India; è un mercato molto forte e potrebbe essere molto importante", dice Lorenzo
Redazione
02.12.2015 ( Aggiornata il 02.12.2015 13:19 )
Jorge Lorenzo è sceso in pista al Buddh International Circuit insieme a 30 fortunati proprietari di una Yamaha R3: selezionati attraverso un concorso sul web, hanno avuto la possibilità di girare in circuito in compagnia del cinque-volte iridato Jorge Lorenzo.
Il maiorchino ha poi visitato cui l'Ospedale Bathalapali e l'orfanotrofio locale, progetti sovvenzionati dalla Fondazione Vicente Ferrer di Anantapur. istituto che dal 1969 si batte contro la povertà in una delle aree più povere del pianeta.
“È stata la mia seconda visita qui, non solo in India, ma anche su questa pista. Ho fatto 6 giri con tre gruppi diversi, ed è stato difficile perché era bagnato. Ma ci siamo divertiti ugualmente la pista: mi sono preso cura di loro in un certo senso, affinchè si godessero il momento. È incredibile quanto la struttura sia così moderno, così ampio e così lungo”, ha commentato Lorenzo.
“Non sarebbe male se la MotoGP arrivasse in India; è un mercato molto forte e potrebbe essere molto importante per la MotoGP! C'è molta passione per le moto, nelle città si vedono più due ruote che auto. Sono degli appassionati, ma non hanno un Gran Premio dove possono godersi le migliori gare del mondo”.
“Non sarebbe male se la MotoGP arrivasse in India; è un mercato molto forte e potrebbe essere molto importante per la MotoGP! C'è molta passione per le moto, nelle città si vedono più due ruote che auto. Sono degli appassionati, ma non hanno un Gran Premio dove possono godersi le migliori gare del mondo”.
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