di Riccardo Piergentili
Ducati avrebbe ingaggiato
Casey Stoner con l’intenzione di farlo gareggiare. Lo ha dichiarato il pilota
australiano. Si supponeva che
Ducati avesse cercato e corteggiato
Stoner per utilizzarlo come
pilota, però ora le
ipotesi diventano delle
verità, dato che è stato l’
australiano a confermarlo.
IL PROGETTO PRENDE FORMA - Pian piano, quindi, il piano della
Ducati sta diventando più chiaro: per riportare
Stoner in gara bisogna innanzitutto coccolarlo, assecondarlo, farlo
divertire in moto e farlo sentire parte di una famiglia. Per ora
Stoner vuole fare il
collaudatore e non bisogna chiedergli di più, anche se l’
obiettivo è molto più ambizioso.
VERSO IL RITORNO IN GARA - Casey, però, sa benissimo il motivo per cui
Ducati l’ha voluto e Ducati sa benissimo perché
Stoner ha accettato l’incarico. Lo scorso anno
Casey avrebbe voluto gareggiare, al Grand Prix of The Americas, in
Texas, ma la
Honda ha detto no. In Stoner, quindi, c’è ancora la voglia di competere, l’
istinto del pilota, la voglia di provare l’adrenalina delle corse. Magari non vuole affrontare una stagione in
MotoGP, però potrebbe essere schierato come
wild card, il passo intermedio che separa il
collaudatore dal
pilota a tempo pieno.
COSA VUOLE DAVVERO LA DUCATI? - Bisognerà capire se la
Ducati è davvero una moto competitiva e bisognerà anche capire se
Stoner è competitivo, dopo tanti anni di assenza dalla
MotoGP. Sta di fatto che l’operazione
Stoner-Ducati sembra ormai essere chiara.
Casey vuole gradualmente rimettersi in gioco e la
Ducati vuole verificare se ha bisogno di una moto migliore o di un pilota in grado di regalare alla
Desmosedici GP quei decimi che, in alcune piste, la separano dal gradino più alto del podio. Perché nel
2016, in qualche modo,
Ducati dovrà ottenere una
vittoria.
“PILOTA MALEDETTO” - Casey
Stoner è anche un pilota che, oltre ad essere velocissimo, è anche un
personaggio in grado di catturare l’attenzione del pubblico.
Stoner non è un
fenomeno mediatico paragonabile a
Valentino Rossi, però è il prototipo del
“pilota maledetto” (quello molto talentuoso ma
vittima del proprio
carattere) che ai motociclisti piace.
IL CAMPIONE E IL BUSINESS - In questo momento, in cui in
MotoGP le polemiche hanno preso il posto dello
sport, forse uno come
Stoner potrebbe essere utile alla
Dorna, oltre che alla
Ducati. Indubbiamente non c’è mai stato tanto
interesse intorno a un pilota rimasto fuori dalle
piste e dal
paddock per così tanto tempo e questo spiega che
Casey è considerato da tutti un
fuoriclasse ma anche che potrebbe essere una fonte di
business per chi gestisce la
MotoGP...
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