Bradley Smith: Obiettivi ragionevoli

Bradley Smith: Obiettivi ragionevoli
"Il mio obiettivo è cercare di finire al sesto posto come fatto l’anno scorso, non di più. La scorsa stagione è stata eccezionale", dice Smith

Redazione

11.02.2016 ( Aggiornata il 11.02.2016 15:08 )

Bradley Smith, Monster Yamaha Tech 3, ha chiuso il 2015 con la sesta posizione in MotoGP, ma anche con la vittoria alla 8 Ore di Suzuka e con un podio  sotto la pioggia di Misano. "Sì, è stato certamente qualcosa di cui essere orgogliosi. Sono stato concentrato e sotto pressione per raggiungere i risultati ottenuti e hanno composto un anno a dir poco perfetto", spiega Bradley Smith a MotoGP.com. "Mi sono impegnato al massimo affinché il 2015 diventasse di successo e così è stato. Ora è tutto alle spalle e dobbiamo guardare avanti”. E quest'anno la pressione non sarà minore... "Quest’anno provo a mettermi alla finestra della squadra ufficiale. Non ho certezze ma questa stagione posso fare ancora bene. Ci sono otto o dieci moto ufficiali e ogni stagione hanno i loro piloti, la mia ambizione è avere una moto in grado di combattere più regolarmente con i top rider. Ho conquistato due podi finora ad ora nella mia carriera in MotoGP e voglio aggiungerne altri, ho la possibilità di fare meglio quest’anno". Le nuove regole ti aiuteranno a chiudere il gap tra voi e i migliori? "Che lotterò per la vittoria non è la cosa giusta da dire ma certamente sarà diverso con le nuove regole. Ci saranno più opportunità di podio e di entrare nei primi cinque. Penso che il Qatar, l'Argentina, Austin e forse anche Jerez saranno quattro gare fondamentali, in Europa poi le cose giocheranno a favore dei non satellite. Quindi puntiamo davvero ai primi quattro GP con la possibilità di raggiungere anche risultati inaspettati”. A Sepang hai fatto il maggior numero di giri: ben 179. Come è andata? "Il mio livello di forma fisica imponeva tutti quei giri! Non è mai facile tornare 10 settimane dopo e guidare a Sepang con quel calore e umidità. Ho cercato di tenere una media di 60 giri al giorno. Credo di essere stato l’unico a fare una distanza di gara e quindi ho raccolto molti dati e alla fine del secondo giorno abbiamo anche lavorato sul setting. Il mio tempo sul giro era in linea con quello della altre Yamaha e così alla fine abbiamo deciso di lavorare sulla gara nel totale. "Ho anche provato la gomma intermedia già testato a Brno e, in quella fase, era più come un pneumatico da bagnato; quello a Sepang era poco gestibile, la guida era difficile ma più facile sicuramente di Misano nel 2015. È stato utile per dare informazioni alla casa costruttrice e per lo sviluppo ulteriore delle gomme”. Dove ti vedi a fine della stagione? "Il mio obiettivo è cercare di finire al sesto posto come fatto l’anno scorso, non di più. La scorsa stagione è stata eccezionale, quindi ripetermi sarebbe il massimo. Vorrei ridurre il divario dai primi cinque. Se posso combattere in quella posizione sarebbe ottimo per magari trovare altri podi in questo 2016".

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