Crutchlow: Sempre più difficile

Crutchlow: Sempre più difficile
"Marquez è stato il più veloce nel corso degli ultimi anni ma forse il suo stile di guida non è il migliore per lo sviluppo della moto", dice Crutchlow
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Redazione

15.02.2016 ( Aggiornata il 15.02.2016 10:54 )

Cal Crutchlow ha concluso la stagione passata in ottava posizione nel mondiale MotoGP, con la soddisfazione di un podio: un terzo posto in Argentina. Quest'anno è stato confermato con il team LCR Honda. Prima del suo secondo impegno ufficiale nei test di Phillip Island, ha rilasciato alcune dichiarazioni a MotoGP.com. Hai terminato l'ultimo giorno di test di Sepang con il quarto tempo, sesto invece in classifica combinata. Pensi che siano due buoni indicazioni per il tuo 2016? "Non lo so. Nel 2013 sono arrivato quinto in campionato, non c'è alcun motivo per cui non possa ripetermi. Anche se ogni anno sembra che la competizione diventi sempre più difficile e tutti sembrano andare molto più veloci. Ora ci sono dei giovani talenti molto bravi, come ad esempio Maverick (Viñales, ndr). In un certo senso sarà più difficile essere tra i primi cinque. Ho avuto un buon inverno a casa, ho cercato di capire come fare ad essere più veloce e come impostare il lavoro con la scuderia. Tutti possiamo e dobbiamo migliorare, io, il team, il costruttore. Naturalmente sappiamo che sarà dura lottare per il titolo mondiale, devo essere realista ma ad ogni modo darò il massimo ogni gara. Fare un pronostico è difficile, vedremo; penso che il campionato sia molto aperto quest’anno; ad esempio credo che Ducati sarà molto forte e costante. Honda ha del lavoro da fare ma sicuramente la vedremo combattere in Qatar. Yamaha invece è sempre competitiva; sarà un bello spettacolo per gli appassionati, sarà una bella stagione”.   Quali novità vi ha fatto provare HRC al test di Sepang? "In un' intervista si diceva che avevo provato il forcellone, il telaio e altro. Ma non è stato proprio così. Ho testato il nuovo motore che non era quello montato da Marc e Dani. Mi ha reso molto felice dare informazioni ad Honda l’ultimo giorno di test. Ero in una posizione ideale per aiutare perché ho guidato la moto dell'anno scorso tutta la scorsa stagione e nei primi due giorni di test. L'ultimo giorno ho girato con il nuovo motore che non era comunque l’ultima specifica ma quello provato nel post 2015, a Valencia e Jerez. Così ho dato a loro feedback importanti e ho anche testato varie impostazioni del telaio ma non nuove parti del motore 2016. Sappiamo che Marc (Marquez ndr) è stato il più veloce nel corso degli ultimi anni ma forse il suo stile di guida non è il migliore per lo sviluppo della moto, Dani (Pedrosa) forse è meglio. Quindi anche noi scuderia satellite siamo molto utili nella preparazione della moto; il costruttore e il team ufficiale hanno riposto molta fiducia in noi e siamo una grande fonte di informazioni”. Il piano per Phillip Island? Più lavoro per il team ufficiale o più impegno sul vostro programma? "Non lo so ancora con esattezza, mi piacerebbe essere in grado di vedere quello che possiamo provare noi e direi che il motore sarà la priorità insieme all’elettronica; abbiamo bisogno di sposarla bene con tutto il resto, la moto non andava molto bene sotto questo punto di vista, era nervosa. La priorità sarà quindi valutare il motore e trovare l’assetto ideale del resto. Abbiamo comunque parecchie cose da provare a Phillip Island. Anche alcune novità che negli ultimi test dell’anno scorso non erano ancora arrivate; poi non abbiamo ancora lavorato sul telaio, dovremo concentrarci anche su questo aspetto che però ora non è una priorità visto che anche Repsol non ha fatto modifiche. Ecco perché dico che il potenziale e la crescita sono ancora tante. Dobbiamo essere pazienti, la pazienza in questo momento è fondamentale. Sappiamo che altre moto sono più avanti sulla preparazione rispetto a noi ma la strada è lunga e abbiamo un grande potenziale”.

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