Cecchinello: Il guizzo per il podio

Cecchinello: Il guizzo per il podio
"Vedo Lorenzo, Marquez, Pedrosa e Rossi come i leader assoluti della categoria", dice Cecchinello. "Sono piloti duri da battere anche per Cal Crutchlow"

Redazione

16.02.2016 ( Aggiornata il 16.02.2016 19:50 )

Giorni intensi per Lucio Cecchinello, team director e CEO di LCR Honda Motorcycle Racing, che quest'anno sarà sulla griglia di partenza della classe regina con Cal Crutchlow, suo unico portacolori. Cecchinello, storico protagonista delle competizioni motociclistiche a livello mondiale, è a Milano ma in partenza per l’Australia; la settimana prossima è tempo di test ufficiali, i secondi del 2016 a Phillip Island. “Non abbiamo ancora provato la nuova Honda, la moto in configurazione totalmente 2016", spiega Lucio Cecchinello in un'intervista rilasciata a MotoGP.com. "Siamo ancora al vaglio di quello che sono le parti da promuovere o da bocciare. Honda HRC normalmente e come tutte le altre case evolve per gradi, non punta a fare una moto completamente nuova per correre il rischio di perdere le conquiste degli anni passati con un prototipo non più competitivo. Quindi, in Malesia, abbiamo provato un’evoluzione del telaio 2015, delle modifiche al motore delle scorsa stagione che andranno in quello nuovo e una configurazione del motore 2016, abbiamo provato anche una nuova sospensione, insomma, abbiamo lavorato molto partendo dal 2015 per la stagione che verrà in modo da poter selezionare la configurazione più adatta al nostro pilota”. L’ultimo giorno a Sepang avete fatto un bel tempo... “I test in Malesia sono andati bene anche al di sopra delle aspettative. Una delle nostre paure era la difficoltà di gestire la nuova elettronica sulla Honda. È vero che abbiamo dei grossi problemi, la moto è ancora molto nervosa però è stato fatto un ottimo lavoro da parte della squadra e da parte di HRC; rispetto al primo giorno di prove, nell’ultima giornata, abbiamo fatto un bel passo in avanti. Il giro di Cal al terzo giorno di test ne è la prova, ha fatto il quarto miglior passaggio con gomme dure a soli 8 millesimi di secondo da Marquez; stiamo parlando di pochissimo e possiamo dirci soddisfatti”. Cal come si sta preparando per questa stagione? “Come ogni pilota ha un suo metodo di allenamento che può seguire linee generali: corsa, bicicletta e palestra per il potenziamento muscolare sono le attività principali. Cal ha le moto da fuoristrada ma la sua grande passione è il ciclismo e con questo si allena moltissimo. La bici poi è molto utile ad un pilota MotoGP, oltre a potenziare le gambe allena anche le braccia ed abitua allo stare in sella rinforzando i muscoli del collo necessari a tenere la posizione in carena”. Il lavoro della scuderia Honda continuerà in Australia tentando di perfezionare ancora di più l’equilibrio tra telaio, potenza, centralina e stabilità raggiunto solo alla fine in Malesia. Come sarà il prossimo mondiale MotoGP? "Sarà avvincente e molto combattuto. Credo che le modifiche al regolamento, soprattutto l’elettronica comune, porteranno un ulteriore livellamento delle prestazioni; immagino che Ducati e Suzuki si avvicineranno ulteriormente alle Honda e alle Yamaha ufficiali. Comunque vedo Lorenzo, Marquez, Pedrosa e Rossi come i quattro leader assoluti della categoria. Qualora Stoner dovesse presentarsi al via in Qatar potrebbe essere il quinto". E Cal? "La nostra posizione è un po’ difficile da prevedere, abbiamo fatto solo un test in Malesia e dovremo aspettare il secondo di Phillip Island e quello in Qatar per avere una visione più certa sulle nostre possibilità future. L’obbiettivo riamane comunque fare qualche podio durante la stagione; due, tre, quattro podi sono un risultato possibile.  Per noi significa che ci deve essere una condizione un po’ particolare della gara, magari con qualche top rider che incorre in qualche problema. Perché, ad onore del vero, i quattro nominati prima sono veramente dei piloti duri da battere anche per Cal Crutchlow. Realisticamente lo immagino tra la quinta e la settima posizione lottando al massimo per restare tra i primi cinque o sei del campionato del mondo e, magari, in qualche occasione speciale riuscire a fare il guizzo per salire sul podio”.  

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