Vinales: Puntiamo al podio

Vinales: Puntiamo al podio
"Stiamo migliorando, ma abbiamo del lavoro da concludere questo arco di tempo che ci separa dal primo GP sarà fondamentale", dice Vinales

Redazione

24.02.2016 ( Aggiornata il 24.02.2016 18:13 )

Maverick Viñales è uno dei piloti con il maggior potenziale nel Campionato del Mondo MotoGP. Il suo passaggio alla classe regina è avvenuto nel 2015 con i colori del team Suzuki Ecstar ed è stato segnato subito dalla vittoria del titolo di “Rookie of the Year” con belle prove come la prima fila al GP di Catalogna e il sesto posto a Phillip Island a soli sei secondi dal vincitore. Dopo la sua prestazioni nei primi due test pre-season in Malesia e in Australia e il bellissimo primo tempo in classifica combinata sul circuito di Beach Road, molti vedono Viñales pronto a fare il salto di qualità approdando tra i migliori, tra i vari Lorenzo, Rossi, Pedrosa e Marquez, i top della classe regina. Secondo altri invece il giovane di Figueres non è paragonabile ai sopra citati; un vero e proprio ‘alieno’ nel primo anno di MotoGP avrebbe dovuto conquistare almeno una vittoria o una pole, essere davanti a tutti anche solo una volta. La casa di Hamamatsu è poi ritornata in MotoGP solo da qualche anno, tutto relativamente nuovo quindi. Da qui la terza domanda, il giovane Viñales potrà ripercorrere la strada del mitico Kevin Schwantz, bandiera tra gli anni ’80 e ’90 del costruttore nipponico? “La verità è che sento la moto è migliorata molto e questo mi dà una grande fiducia. Fisicamente mi sento bene inoltre girare a Phillip Island mi aiuta sempre. Si tratta di un circuito che conosco e che mi piace tantissimo; credo che conti tanto per fare buoni risultati”, ha dichiarato Vinales a MotoGP.com. A Sepang hai fatto bene ma in pochi si aspettavano un Viñales così davanti. Com’è andato il secondo test dell'anno per voi, quello del tuo primato? “Questo risultato ha dato alla squadra tanta motivazione in più per il Qatar inoltre, nonostante il maltempo, abbiamo provato molte cose sia con il nuovo telaio sia con la nuova elettronica. Stiamo ancora sistemando i dettagli, in pratica la parte più importante per raggiungere l’assetto ottimale; stiamo migliorando, è importante ma abbiamo del lavoro da concludere questo arco di tempo che ci separa dal primo GP sarà fondamentale”. Il tempo in Australia è stato fatto con molte parti della moto risalenti al 2015. Cosa ne pensi delle novità Suzuki per il 2016? “Il tempo atmosferico avverso non ci ha permesso di lavorare secondo gli obiettivi prefissati. Credo che il telaio Suzuki anche se del 2015 rimane uno dei migliori del campionato e il motore, quello evoluto, è adesso più potente. Abbiamo fatto un passo avanti”. Hai iniziato a provare il nuovo cambio seamless? “Non ancora. Solo Tsuda, il collaudatore, ha testato il cambio completamente seamless a Phillip Island. In Giappone adesso stanno analizzando i dati per poterlo montare sulla moto”. Guardando i tuoi progressi nel corso dell'ultimo anno sembra che tu e la moto siate pronti per il grande salto di qualità, speri di andare avanti con Suzuki? "Personalmente mi sento più maturo e pronto dopo il mio periodo da rookie nel 2015. Ora siamo vogliamo i risultati, ovviamente i migliori. Riesco a spiegare meglio le mie esigenze ai tecnici e riusciamo a trovare le soluzioni più velocemente. Sono molto felice di essere con Suzuki”. Infine, sarai deluso da una stagione eventualmente senza podi? “L'obiettivo che ci siamo prefissati è arrivare tra i primi sei ogni gara, quindi, speriamo di finire almeno una gara sul podio. Se lavoreremo al 100% sono sicuro di riuscire a competere con i migliori dieci. È ancora presto per parlare di delusioni e soddisfazioni del 2016, proseguiamo con il nostro impegno per la stagione, è quello che conta adesso”.

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