Petrucci: Voglio esserci!

Petrucci: Voglio esserci!
"Ho lavorato giorno e notte per cercare di essere nelle migliori condizioni possibili a Losail", dice Petrucci

Redazione

15.03.2016 ( Aggiornata il 15.03.2016 14:29 )

"Ho lavorato giorno e notte per cercare di essere nelle migliori condizioni possibili a Losail. So che sarà una gara difficile, che il dolore si farà sentire. Ma voglio esserci". Così esordisce Danilo Petrucci, portacolori della scuderia Ducati Octo Pramac Yackhnich, che è stato uno dei protagonisti del precampionato del MotoGP. Con la sua GP 15 ha sbalordito tutti conquistando anche il primato nel secondo giorno di test a Sepang facendo costantemente bene durante la preparazione della stagione 2016. Il pilota di Terni ha lavorato sia sul singolo passaggio sia sul passo gara portando a livelli molto competitivi la sua Desmosedici versione scorsa stagione ma che, come tutti i prototipi del 2016, ha subito le modifiche dettate dal cambio di regolamento: nuova centralina comandata dal software unico e gomme Michelin. Il lavoro di Petrucci è stato proprio in questa direzione,. Purtroppo un infortunio si è messo sulla strada del numero 9 della scuderie satellite di Borgo Panigale impedendogli l’ottimale preparazione. Un dritto durante i secondi test pre-seson a Phillip Island gli ha causato una complicata frattura alla mano destra con la rottura del 2°, 3° e 4° metacarpo (leggi qui). Un infortunio che ha reso necessario l’intervento chirurgico per ricostruire le fratture scomposte, anche grazie ad una placca e dodici viti, di una parte del corpo fondamentale per un pilota ma che però lo ha costretto alla defezione degli ultimi test a Losail. Il ducatista però ha fatto un recupero lampo ed è pronto, pur stringendo i dendi, ad essere il 20 marzo in Qatar per la prima gara della classe regina. "In un campionato lungo come quello di MotoGP non c'è mai un momento migliore o peggiore per farsi male. Purtroppo l’infortunio mi ha costretto a saltare i test in Qatar, quindi arriverò al Losail con tante difficoltà da superare",  continua Petrucci. "Questo però è il mio lavoro. Devo rimanere concentrato sulle terapie adesso. Sapete, praticamente dormo attaccato alle macchine. La mano è ancora un po' gonfia ma questo è normale. Per correre utilizzerò un tutore che mi aiuterà a tenere la mano compressa per migliorare la mobilità e diminuire il dolore. Non vedo l'ora di essere in Qatar”.

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