di Riccardo Piergentili
In
MotoGP, nelle
FP1 e FP2 del GP Argentina,
Jorge Lorenzo era apparso molto in difficoltà, più di
Valentino Rossi. La mancanza di aderenza sull'asfalto del circuito di
Termas de Río Hondo aveva messo in crisi la
Yamaha M1 ed aveva esaltato le
Honda RC213V, dove, va detto, hanno debuttato anche delle novità tecniche riguardanti la gestione del freno motore.
ALLA M1 PIACE IL GRIP - Nella
FP3, però, con la pista "gommata",
Jorge Lorenzo ha fatto un grosso salto in avanti, arrivando a soli 24 millesimi di secondo da
Marc Marquez. Lorenzo è al centro dell'attenzione mediatico più per la
trattativa con Ducati che per altro, però questa delicata fase non sta influendo negativamente sulle prestazioni dello spagnolo, che anzi, sembra motivatissimo. Appena le condizioni dell'asfalto sono diventate buone,
Lorenzo ha ritrovato la competitività, mentre
Rossi sembra ancora in cerca dell'assetto ideale, perché naviga in decima posizione, a 733 millesimi di secondo da Marquez.
SORPRENDONO IANNONE E BARBERA - Nelle FP1 e FP2 anche le Ducati erano apparse in crisi, mentre
nella FP3 la la Desmosedici GP di Andrea Iannone si è affacciata nella parte alta della classifica, al terzo posto.
Quarto è Hector Barbera, in sella alla vecchia Desmosedici GP 14.2, che nelle prove si conferma competitiva, probabilmente grazie anche allo stato di grazie di
Barbera, che si è presentato davvero in forma al via di questa stagione.
Twitter: @Hokutonoken_79