Rossi: “Lorenzo in Ducati? Competitivo”

di Federico Porrozzi Un podio insperato fino alle curve finali e il secondo posto in classifica. Rio Hondo ha cambiato la prospettiva di Valentino Rossi proprio negli ultimi metri, facendolo arrivare sorridente e concentrato alla conferenza stampa di presentazione del round di Austin. In passato, su questo circuito la Yamaha ha sempre sofferto l’usura della gomma anteriore ma adesso, con l’arrivo delle Michelin, sarà un terno al lotto per tutti. E chissà che proprio Yamaha non possa trarne vantaggio. "Questa pista è sempre molto difficile, molto lunga e tecnica e dovremo concentrarci per fare del nostro meglio. Negli ultimi anni non è stata la pista migliore per noi, ma l'anno scorso non è andata troppo male, perché sono riuscito a salire sul podio. Quest'anno sarà tutto diverso, dobbiamo capire come andranno le gomme Michelin su quest'asfalto, solitamente soffriamo molto all'anteriore ma dobbiamo cercare di essere pronti e vedere cosa accadrà durante le prove. Sembra che rispetto al passato, quando danneggiavamo soprattutto il lato destro, ora le Michelin siano più resistenti all'usura, ma dobbiamo capire come guidare con queste gomme... In Qatar è stata una gara piuttosto positiva ma sono arrivato soltanto quarto, in Argentina è stata difficile per tutti, specialmente perché ci sono stati molti problemi durante il weekend per la gomma posteriore, è stato deciso che la gara venisse divise in due parti e nella seconda parte non mi sentivo abbastanza forte e sono stato fortunato a finire sul podio. Lorenzo in Ducati? Non so che dire. Nessuno qui vuole parlare del futuro di Lorenzo in Ducati e neanche io voglio farlo. L’atmosfera al box? Normale, siamo alla seconda gara e tutti pensano a fare il proprio lavoro”. Poi però, ai microfoni di Sky, il pesarese si è sbottonato, rivelando il suo punto di vista sulla vicenda che anima il paddock negli ultimi giorni: "Confermo quanto detto in passato. Per guidare la Ducati ci vogliono le p... Lorenzo in Ducati sarà competitivo anche perché la moto adesso è competitiva".