Lorenzo in Ducati: è fatta

Lorenzo in Ducati: è fatta
Dal 2017, per due anni, Jorge Lorenzo guiderà la Ducati DesmosediciGP. Una sfida intrigante e conveniente per tutti...

Redazione

18.04.2016 ( Aggiornata il 18.04.2016 13:38 )

di Enrico Borghi Ora che gli interessati, Jorge Lorenzo e la Ducati, hanno deciso di annunciare l’accordo che li lega per le prossime due stagioni – è stato deciso diversi giorni fa, in base ad accurati ragionamenti da parte dei rispettivi management, di divulgare i comunicati ufficiali lunedì 18 aprile – si può iniziare ad immaginare un futuro florido, per la MotoGP, perché questa mossa dovrebbe portare anni di interesse e prosperità. Jorge Lorenzo che lascia la Yamaha per cercare di vincere con la Ducati è la mossa che anche la Dorna stava aspettando con ansia. E c’è chi giura che anche Carmelo Ezpeleta (il grande guru della MotoGP) abbia fatto la sua parte… In ogni caso, Jorge Lorenzo aveva capito da tempo che per entrare nella storia ci vuole la grande impresa e l’ha giustamente individuata nella sfida con la Ducati. È dal 2014 che vanno avanti le trattative, il contratto è stato firmato adesso perché ora ci sono le condizioni tecniche: la Ducati si è riorganizzata, la Desmosedici è diventata competitiva. E a capo del racing ci sono Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti, anche questo fa la differenza. Lorenzo si mette in gioco, ma anche la Ducati lo ha fatto: entrambi andranno alla caccia della Honda e della Yamaha; si andranno a confrontare con Marc Marquez e la intera HRC e, considerando quanta attenzione stanno dedicando gli ingegneri della Honda alla nuova Desmosedici, c’è da giurare che i giapponesi non si faranno trovare impreparati. La Honda sta lavorando ad una versione nuova della R213CV, rivista per risolvere i problemi avuti con le gomme Michelin, e così assisteremo ad un duello tra titani: Ducati e Honda sono le due Case che credono maggiormente nel motore come centro di tutta la moto, e adesso le due rivali si sono pure divise i due più forti piloti di questa epoca: Marquez e Lorenzo. Ecco perché la Dorna si sfrega le mani: ci sarà grande attesa da qui all’inverno (cioè fino alla fine di questo campionato) e poi andrà in scena un grandioso spettacolo. Che alzerà l’audience, aumenterà l’interesse… e farà fare buoni affari a tutti. La sfida in effetti è intrigante, perché vincere con la Ducati non è come farlo con altre moto. E poi per Jorge si tratta anche del ritorno in Italia: la sua prima vittoria in un Gran Premio (GP Rio 125) la conquistò con la Derbi, che era un’Aprilia, e anche i suoi primi titoli iridati (i due della 250) li ha vinti con l’Aprilia; dove conobbe Gigi Dall’Igna, il manager che oggi è riuscito nella grande impresa di portarlo in Ducati. Senza Dall’Igna, l’impresa sarebbe stata molto più dura. Comunque Lorenzo non avrà problemi ad intendersi con i ragazzi della Ducati. In primo luogo, perché Jorge parla perfettamente l’italiano e poi perché i ragazzi di Ducati Corse hanno voglia di vincere forse ancora più di lui. La Ducati non vince il titolo da 9 anni (cioè dal 2007, l’anno dell’impresa di Casey Stoner) e da cinque (cioè dal 2010) non vince nemmeno un Gran Premio. Se i manager Ducati hanno accettato di allargare i cordoni della borsa per Jorge Lorenzo – si parla di un ingaggio di 12 milioni a stagione – significa che hanno capito che adesso la moto e l’organizzazione ci sono, quindi mancava solo il super top rider.

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