Yamaha-Lorenzo: 2016 al massimo?

Yamaha-Lorenzo: 2016 al massimo?
Annunciare il divorzio alla quarta gara della stagione non è la migliore delle mosse. Sia per il pilota che per il Costruttore

Redazione

19.04.2016 ( Aggiornata il 19.04.2016 14:25 )

di Federico Porrozzi Attraverso un comunicato stampa ufficiale, Yamaha ha annunciato che per la stagione 2016 assicurerà pieno sostegno alla scuderia Movistar per raggiungere insieme il quarto titolo mondiale di Lorenzo. DUBBI – Al di là delle garanzie e della professionalità dell’uno e degli altri, qualche dubbio, nella mente degli appassionati e degli addetti ai lavori, si sta insinuando. Il primo è di tipo “psicologico”: annunciare il divorzio da un pilota alla vigilia della quarta gara della stagione e quando ne mancano ancora quindici (15!) alla fine non è il massimo. Potrebbero venire meno le motivazioni, non tanto per un interesse economico (i soldi, per i tre/quattro piloti di alto livello della MotoGP attuale, fanno la differenza fino ad un certo punto) quanto per quello “politico-strategico”. PRO E CONTRO DI UNA VITTORIA - Per Lorenzo potrebbe essere controproducente vincere il titolo e poi approdare in Ducati in una stagione in cui in pochi gli chiederanno ufficialmente di dimostrarsi subito vincente ma in molti lo sperano per tutta una serie di motivi. Uno su tutti il confronto in rosso, lungi dall’essere “superato”, con il rivale di sempre Valentino. Confermarsi numero uno, in caso di vittoria del titolo 2016, potrebbe rivelarsi una sfida ai limiti del possibile… Dall’altro lato, nel caso in cui dovesse riuscire a vincere il titolo anche quest’anno, potrebbe diventare per lui un buon alibi per lui in caso di Ducati in difficoltà nel 2017. Della serie: “Fino a quando ero in Yamaha vincevo tutto, adesso…” Questo scenario, però, potrebbe essere dannoso per Borgo Panigale… COSA FARA’ YAMAHA? - L’altro dubbio è tecnico. Per la Yamaha sarebbe controproducente far provare a Lorenzo le “novità” che man mano arriveranno al box, perché il maiorchino avrebbe in mano altri dati (ancora più di quelli che già ha “assimilato” in otto anni a Iwata) della moto che diventerà la sua avversaria numero uno. In caso di testa a testa tra lui e Rossi, poi, siamo sicuri che il Costruttore giapponese rimarrebbe “super partes”? In fondo, da un lato avrebbe un “ex” e dall’altro un pilota con il quale correre ancora due stagioni. E con il quale ha firmato un contratto per far crescere in futuro i giovani talenti della MotoGp…

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