Vinales a Jerez tra presente e futuro

Vinales a Jerez tra presente e futuro
Lo spagnolo sarà tra gli “osservati” speciali nel round di casa. Sia per il risultato della gara sia per il futuro

Redazione

20.04.2016 ( Aggiornata il 20.04.2016 12:17 )

di Federico Porrozzi Essere considerati, a 21 anni appena compiuti, tra i nomi più “caldi” della MotoGP del futuro può rivelarsi una bella soddisfazione. TRA DUE “FUOCHI” - Maverick Vinales, pilota di Figueres e alfiere Suzuki Ecstar, è uno nomi dei più cercati per la prossima stagione e non è un segreto che la Yamaha stia pensando a lui per sostituire Jorge Lorenzo nel 2017. Il prossimo anno, Mav potrebbe diventare il nuovo compagno di squadra di Valentino Rossi oppure restare in Suzuki per provare a far diventare finalmente vincente la moto di Hamamatsu: l’ultimo titolo mondiale risale al 2000 con Kenny Roberts jr vincitore dell’allora classe 500 e nell’era MotoGp, la Casa giapponese non è ancora riuscita ad affermarsi. JEREZ E’ UN’OCCASIONE - Vinales potrebbe diventare l’uomo della rinascita. Il talento c’è ed è riconosciuto da tutti (Valentino Rossi in primis) e per questo motivo Davide Brivio non vorrebbe lasciarselo scappare. Per ora, però, dovrà rimanere concentrato sulla stagione 2016, in cui ha già sfiorato l’ambita zona podio e che domenica porterà a correre sul tracciato di casa di Jerez. Per lo spagnolo è un’occasione importante per raccogliere quanto di buono fatto vedere nei test invernali e nelle prime gare e, se vogliamo, anche per mandare un segnale forte a chi sta cercando di assicurarsi il suo talento per le stagioni a venire. ALTI E BASSI - A Jerez, Vinales ha avuto alti e bassi nelle sue cinque stagioni di Motomondiale: nel 2011, con l’Aprilia 125 ha rimediato uno “zero” mentre l’anno successivo, nella neonata Moto3 con la Honda chiuse sesto. Nel 2013, anno del suo titolo iridato Moto3, vinse con la KTM mentre con la Moto2 nel 2014 finì quinto. L’anno scorso , all’esordio nella MotoGP con la Suzuki, non riuscì ad andare oltre l’undicesima piazza. Domenica, però, le motivazioni saranno ben diverse.

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