MotoGP Misano, Rossi: "Per me è una gara a sé"

MotoGP Misano, Rossi: "Per me è una gara a sé"

"Non è importante il mondiale, l'importante è dare il massimo e festeggiare il massimo. Mi piacerebbe arrivare sul podio e salutare tutta la gente che c'è", dice Rossi

08.09.2016 ( Aggiornata il 08.09.2016 18:19 )

"Questa gara per me è una gara a sé, non è importante il mondiale, l'importante è dare il massimo e festeggiare il massimo. Mi piacerebbe arrivare sul podio e salutare tutta la gente che c'è, anche perché l'anno scorso non ci sono riuscito", questo è il Rossi-pensiero alla vigilia del GP di San Marino.

“Senza la pioggia ci sarebbero stati meno vincitori diversi fino a questo momento", dice Rossi. "La centralina unica ha abbassato le performance di Honda e Yamaha, aiutando le altre, come la Suzuki e come i team privati, quindi Crutchlow. E poi la Michelin ha lavorato molto, soprattutto sull’anteriore, rispetto alla Bridgestone ha una gamma di gomme più ampia, che si possono adattare di più ad un pilota o ad una moto".

"Misano è completamente diversa da Silverstone ma più facile", aggiunge Rossi. "Silverstone è una delle piste più difficili dell’anno, uno che la conosce può fare la differenza.

"Con Vinales bisogna capire se tornerà quello prima di Silverstone, cioè molto veloce e competitivo ma che era riuscito a fare solo un podio o se può lottare per vincere in tutte le gare. Per quanto riguarda Crutchlow secondo me la Honda lo sta aiutando e lui li sta ripagando con ottimi risultati.

"La nostra moto andava molto bene all’inizio della stagione, ora la Honda, la Suzuki e  la Ducati sono cresciute molto, quindi siamo più sullo stesso piano".

I recenti test a Misano aiuteranno Ducati?

“Anche in Austria Ducati è stata veloce, ma penso che non abbia vinto per i test, ma per le regolazioni. In ogni caso se per tutto il weekend ci saranno buone condizioni del tempo potremo esprimere tutti il nostro massimo potenziale”.

Tornerai alla 8 ore di Suzuka?

“Mi piace molto quella gara, mi piacerebbe farla con la Yamaha, ma il problema è che si corre durante la stagione. Sono troppo vecchio per farla in quel periodo, perché di solito quelli sono gli unici otto/dieci giorni di vacanza e sarebbe un grosso stress a livello fisico e mentale. Potrei pagarla a livello di prestazioni nella seconda parte della stagione. Ma quando smetterò di correre in MotoGP…”

Prima della conferenza stampa, Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha ufficialmente ritirato il numero '58' come tributo a Marco Simoncelli, campione del mondo 250cc e pilota della MotoGP per due stagioni. Attualmente la pista di Misano porta il suo nome e il pilota che nel corso del GP di Malesia del 2011 è venuto tragicamente a mancare era nativo di Cattolica e cresciuto a Coriano, paesi a pochi chilometri dal circuito della Riviera di Rimini. Con il CEO di Dorna anche Paolo Simoncelli, il padre di Marco, che ha ricevuto dalla massima carica della società che organizza il MotoGP un effige riportante il numero di gara del figlio. Carmelo Ezpeleta ha ricordato anche l’importante opera della fondazione nata in memoria di Marco Simoncelli e battezzata con il suo nome.

A Valentino Rossi dalla platea è stato chiesto se quando finirà la sua carriera vorrà che il numero 46 non verrà più usato.

“Credo che la famiglia di Marco dal 2011 stia facendo qualcosa di molto speciale", ha detto Rossi. "Cerco sempre di fare la mia parte e di dare il mio aiuto per fare qualcosa tutti insieme. Paolo ha avuto questa idea di realizzare un ospedale tempo fa, qualche volta ci siamo incontrati e mi ha detto che sono a buon punto. Per quanto riguarda il numero di gara, non mi piacerebbe che il 46 fosse ritirato… Se qualcuno vorrà usarlo potrà farlo per quanto mi riguarda, ma spero che sia un problema che si verificherà il più tardi possibile”.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi