MotoGP Misano: tutti i segreti delle Michelin

MotoGP Misano: tutti i segreti delle Michelin

Perché la Michelin ha sviluppato gomme anteriori inedite per il GP San Marino e perché i pneumatici sono sempre al centro dell’attenzione.

10.09.2016 19:58

MISANO ADRIATICO - Al GP San Marino, più di altri gran premi, i piloti hanno concentrato le loro attenzioni sui pneumatici. Le gomme sono tornate improvvisamente protagoniste e se da un lato questo sta facendo parlare meno delle moto, dall’altro è alla base del rinnovato spettacolo a cui stiamo assistendo. Facciamo chiarezza sull’argomento insieme a Piero Taramasso, Responsabile del programma MotoGP di Michelin.

In questo GP, alcuni piloti, tra cui Rossi, hanno dichiarato di avere riscontrato prestazioni differenti tra prodotti teoricamente identici. Come è possibile?
“Per rispondere alla sua domanda dovrei analizzare i dati e capire se le gomme in questione sono state provate con le stesse temperature e con le stesse messe a punto. Le posso dire che fino ad ora solo una volta abbiamo avuto un problema di questo tipo e abbiamo comunicato ai team dettagliate spiegazioni tecniche sull’accaduto. Le nostre gomme sono costruite con un sistema pluticollaudato, vengono trasportate a temperatura costante e utilizzando dei sistemi elastici. Inoltre in circuito non vengono semplicemente equilibrate ma, attraverso un sistema laser che rileva l’ovalizzazione, scartiamo i prodotti non perfetti. Nonostante questi severi controlli, solo il 2% dei pneumatici non risultano idonei all’utilizzo”.

Utilizzate dei sensori per monitorare il funzionamento dei pneumatici?
“Sì, usiamo dei sensori TPMS, simili (ma notevolmente più evoluti, ndr) a quelli utilizzati su alcune moto di serie per tenere sotto controllo la pressione di gonfiaggio. Abbiamo tutti i dati che ci occorrono e anche di più... In futuro, nel 2017, inseriremo all’interno delle gomme dei chip, che, attraverso un sistema digitale, permetteranno ai telespettatori di verificare in tempo reale le gomme scelte dai piloti. Stiamo sviluppando tutto questo con la Dorna. Sarà un bel passo avanti, dal punto di vista dello spettacolo”.

A Misano Adriatico avete portato nuove gomme anteriori. Perché? In cosa differiscono rispetto alle altre?
“A causa della conformazione del tracciato di Misano Adriatico, ricco di staccate, dell’asfalto molto abrasivo e del caldo, la gomma anteriore è sottoposta a un notevole stress. Dal GP Francia a oggi i piloti hanno usato il pneumatico identificato dalla sigla 34. Solo in questa occasione abbiamo portato una gomma siglata 76, disponibile con la mescola morbida e con quella media. La 76 ha una carcassa più rigida, che migliora il rendimento in staccata e assicura maggiore durata. Abbiamo anche portato un pneumatico con la mescola molto dura, abbinato alla carcassa 34. È una gomma che era già stata proposta a Brno ma non era mai stata usata in gara. Qui è stata scelta da Marquez, dalle Suzuki e da Crutchlow. Gli altri, per ora, hanno preferito la carcassa 76”.

Perché i piloti parlano tanto di gomme?
“Perché oggi i piloti hanno tante scelte a disposizione. In passato, con Bridgestone, non era così, in quanto c’erano due gomme anteriori e due posteriori ma di fatto per ogni pista c’era una scelta decisamente migliore dell’altra. Pertanto la scelta delle gomme era sostanzialmente uguale per tutti. Noi, invece, mettiamo a disposizione dei piloti tre pneumatici anteriori e due posteriori bimescola e abbiamo visto che ogni pilota può essere competitivo con diverse configurazioni. In sostanza, oggi c’è più scelta e molti, fino all’ultimo, lavorano per capire qual è la configurazione migliore”.

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