MotoGP, Misano mette in luce le carenze Ducati

MotoGP, Misano mette in luce le carenze Ducati

Andrea Dovizioso e Michele Pirro commentano il 6° e 7° posto delle Rosse al GP di San Marino

Redazione

11.09.2016 17:21

La Ducati orfana di Andrea Iannone non riesce ad andare oltre il 6° posto al GP di San Marino, risultato ottenuto da Andrea Dovizioso, scattato bene allo start ma poi incapace di reagire agli attacchi di Vinales e Marquez. Il forlivese si è assestato in sesta posizione all'11° giro e non si è mosso da lì fino al traguardo: “Peccato perché oggi mi aspettavo un risultato diverso in gara. Purtroppo facciamo ancora fatica a far girare la moto come quella dei nostri avversari e con il passare dei giri questa differenza aumenta. Per poter colmare il gap devo usare tanta energia fisica, fare molta forza sul manubrio e la mia guida diventa sporca e perdo fluidità. Per fare una gara costante dovrei spingere meno nei primi giri, ma per rimanere con il gruppo di testa siamo costretti a farlo”.

Il miglior risultato del Dovi durante il fine settimana è stato il 3° posto nelle FP2 del venerdì, ma dal sabato mattina in poi è mancato il feeling con la moto: "Nel weekend, seguendo gli altri, pensavo di essere abbastanza veloce, invece, con una gara così veloce, abbiamo faticato. Inoltre, non riuscendo a guidare con fluidità, ho solo peggiorato la situazione. La gara non racconta mai bugie. Le prove sì. Quando noi dobbiamo andare al limite come gli altri, su piste come questa, il retrotreno spinge e fatichiamo a raggiungere il punto di corda con la corretta velocità. Quello che accade dopo è una logica conseguenza di quello che è successo prima".

Michele Pirro ha corso il GP TIM di San Marino e della Riviera di Rimini come sostituto di Iannone, infortunato alla schiena dopo la caduta di venerdì mattina. Il pilota pugliese, collaudatore del Ducati Test Team, è partito in seconda fila con il quinto tempo ottenuto ieri in Q2, ma non è riuscito a scattare bene al via ed è transitato in nona posizione sul traguardo del primo giro. Michele è poi risalito fino al settimo posto finale nel corso del ventitreesimo passaggio, quando ha superato Crutchlow ed è arrivato al traguardo del GP mantenendo questa posizione.

Al termine della gara il pugliese ha commentato: "Sono contento per come ho guidato e anche per non avere fatto danni. Purtroppo sono partito male. È il mio unico rammarico. Ho subito perso metri preziosi nei confronti di Vinales e Dovizioso e non li ho più recuperati. Ho usato una moto standard con alcune novità e avere corso vicino ai migliori mi ha permesso di vedere meglio cosa manca per migliorare. I problemi, in realtà, sono noti: nei tornanti fatichiamo a mantenere una elevata velocità di percorrenza e da centro curva in avanti, in accelerazione, la moto diventa sottosterzante. Inoltre, quando la temperatura è alta e il grip si riduce la differenza con gli altri aumenta e qui è accaduto questo".

 

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