Sul time attack la Yamaha sembra al livello della Honda, che però, dopo due turni di prove libere, sembra avere dei vantaggi quando il grip diminuisce.
23.09.2016 16:13
Al GP Aragon, al termine della FP2 della MotoGP, Rossi ha spiegato che la M1 è veloce e oggi, senza qualche errore di guida, avrebbe anche potuto ottenere il tempo migliore. Valentino, però, ha anche fatto capire che per recuperare punti su Marquez non bisogna batterlo in qualifica ma in gara, dove attualmente le Honda sembrano avere un piccolo vantaggio, perché consumano meno le gomme.
VALENTINO ROSSI - “Sono contento di come è andata oggi - ha dichiarato Rossi -. Abbiamo fatto molte prove sulla moto che è costantemente migliorata. Riesco a guidare al limite e sono anche riuscito a fare delle comparative tra varie gomme e assetti. Nel giro migliore ho fatto qualche piccolo errore e ho seminato decimi lungo la pista... Sul time attack sono competitivo. Non mi preoccupa la qualifica ma la gara. Il degrado delle gomme è alto e quando le scaldiamo siamo meno efficaci rispetto alle Honda. Per questo dovremo migliorare, altrimenti in gara sarà difficile restare vicini alle RC213V.”
LA PRUDENZA DI MARQUEZ - Marquez, però, non ha voluto sbandierare questo vantaggio. Marc è apparso prudente e ha addirittura esaltato le prestazioni di Rossi. Insomma. Marc sta mantenendo un profilo basso, in attesa di capire cosa accadrà domani, quando gli ingegneri (quelli della Honda ma anche quelli della Yamaha) avranno analizzato i dati di oggi.
MARC MARQUEZ - “Abbiamo fatto un bel lavoro - ha detto Marquez -, perché siamo riusciti a lavorare con la gomma posteriore a mescola dura. Qui i pneumatici si usurano in fretta, Valentino sta andando forte ma anche noi stiamo lavorando bene. In questo momento è difficile dire qual è la causa di questo calo di aderenza. Più tardi analizzeremo i dati e cercheremo di trovare la migliore soluzione”.
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