MotoGP, Yamaha deve correre ai ripari. Rossi: "Intervenire sulla meccanica"

MotoGP, Yamaha deve correre ai ripari. Rossi: "Intervenire sulla meccanica"

Il deludente 7° posto di Rossi in Austria è figlio di già noti problemi nella gestione della gomma posteriore: "La moto diventa più difficile da guidare nella seconda metà di gara"

Francesco Colla

15.08.2017 13:00

Nel giorno della resurrezione Ducati, con un Dovizioso capace non solo di vincere ma di convincere dopo l’entusiasmante duello messo in scena con Marquez al Red Bull Ring, per Valentino Rossi e il team Yamaha è nuovamente tempo di bilanci

Entrambe le Yamaha ufficiali sono andate male in Austria, tanto che Vinales e Rossi sono arrivati al traguardo in coda alla M1 di Zarco. Il problema principale ha riguardato le gomme e il team principal Massimo Mergalli ha commentato: “Avevamo anticipato che sarebbe stata dura, specialmente per le gomme. Abbiamo deciso di partire con le dure ma alla fine è stata una scelta che non ha pagato. La partenza è andata bene ma dopo 10 giri sia Maverick che Valentino hanno iniziato a soffrire mancanza di grip al posteriore”. 

In quelle circostante non si poteva fare molto di più. Lo conferma lo stesso Rossi: I problemi sono iniziati al 12° giro: sfortunatamente abbiamo stressato troppo la gomma posteriore, che è scesa molto facendoci perdere velocità. Da quel momento in poi è stata dura controllare la moto e in più ho anche commesso un errore in franata. Nella seconda parte di gara non avevo il ritmo, pativo troppo la mancanza di grip”.

La vittoria olandese sembrava poter rilanciare il pesarese nella lotta per il titolo ma Germania, Repubblica Ceca e Austria sono state avare di soddisfazioni:E’ un peccato – prosegue il pesarese – perché avevamo lavorato molto e sembra che abbiamo avuto gli stessi problemi di Jerez e Barcellona. Quando chiediamo troppo alla gomma posteriore la moto diventa più lenta e difficile da pilotare nella seconda metà di gara. Sicuramente dobbiamo lavorare molto sulla meccanica e anche sull’elettronica per risolvere il problema”. 

Il fatto che siano entrambe le Yamaha a soffrire è sintomatico: c’è qualcosa che non va e il team deve correre ai ripari se vuole conservare chance di lottare per un mondiale al momento molto equilibrato. Davanti a tutti c’è Marquez, seguito da Dovizioso, Vinales e lo stesso Rossi, che paga 33 punti sul leader della classifica. Non è un gap incolmabile, quando mancano sette gare al termine della stagione, tuttavia l’obiettivo, parafrasando lo stesso Rossi, non può essere lottare tra Yamaha ma andare a prendere Honda e Ducati. E al Red Bull Ring è sembrato un risultato difficile da raggiungere.   

 

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