Dovi, 2016-2017 a confronto: il titolo è a portata di mano

Dovi, 2016-2017 a confronto: il titolo è a portata di mano

L'analisi delle sue due stagioni con quattro gare ancora da correre

 

13 settembre 2017

Il terzo posto di Andrea Dovizioso sul circuito di Misano è un segno più che positivo per la lotta al titolo mondiale. Non ci credete? Prima dell'inizio del week end lo stesso Dovizioso aveva ammesso, risultati alla mano, che quella di Misano era una pista dove in sella alla rossa di Borgo Panigale non aveva ottenuto più del quarto posto.

PASSO AVANTI - Uno step in avanti quindi, è stato fatto anzi molto di più a quanto pare: “Sono contento – ha commentato Dovizioso la prova di domenica – per le sensazioni che ho avuto in gara, dopo la caduta di Lorenzo ho provato a capire se potevo lottare per la vittoria, ma non ero più rapido di Petrucci e Marquez, così ho deciso di non prendere rischi. Una sconfitta? Non direi, questo è il massimo che potevo fare vista soprattutto la pioggia. Sull'asciutto mi sento bene e ad Aragon ci proverò”. La Ducati, in questo 2017 ha quindi dato prova di essere competitiva sia sull'asciutto che sul bagnato, e Andrea ha saputo vincere o arrivare a podio in circuiti dove nel 2016 non era stato poi così competitivo. Volete qualche esempio? Nel 2016 ottenne un terzo posto in Germania, tre secondi posti in Qatar, Austria e Giappone, una vittoria in Malesia e ben quattro tappe con quattro zeri. Sicuramente è stato un anno di transizione, un anno di crescita, ma niente a che vedere con questo 2017: quattro primi posti, un secondo posto, un terzo posto, uno zero e cinque gare ancora da disputare. Un bel cambiamento!

INCOGNITA SPAGNA E SPAGNOLI - Ma ancora è presto per cantare vittoria, perché la lotta al mondiale è ancora lunga, e con Valentino Rossi fuori dai giochi, restano ancora i due spagnoli Marquez e Vinales che di certo non hanno intenzione di lasciare niente agli avversari. Quello di Aragon, poi, nonostante l'ottima forma di Dovizioso, sarà un circuito ostico, dove lo scorso anno ha avuto non pochi problemi a causa delle gomme. Andrea, in terra spagnola era infatti partito dalla seconda fila, ma dopo una prima parte da protagonista si era dovuto arrendere alle gomme che non gli davano il giusto grip...arrivò undicesimo.

STRATEGIA - Condizioni anche queste, che gli ingegneri Ducati sembrano aver risolto nel 2017 o perlomeno riescono a gestire meglio: a fare la differenza è però anche il pilota italiano, che , dopo aver studiato per anni la moto, ha capito che partire “ a bomba” (come invece sta facendo il suo compagno di squadra Lorenzo), non è la soluzione giusta. Che sia proprio questo “il trucco” delle rosse bolognesi? Intanto, una volta passato Aragon, la strada verso la rincorsa al titolo sarà sicuramente in discesa.

AMICA ASIA - I piloti saranno impegnati nel trittico asiatico, dove l'anno scorso Dovizioso ha vinto per la prima volta in Malesia, secondo successo stagionale Ducati dopo quello di Andrea Iannone in Austria (Dovizioso arrivò secondo). Da non dimenticare anche Phillip Island che fu, per il portacolori Ducati, un circuito davvero buono in cui lottò per il terzo posto che alla fine però si aggiudicò Vinales. La vittoria malese e il quarto posto in Australia danno quindi ottime possibilità  di fare bene al ducatista italiano che quest'anno ha più volte dichiarato di scendere in pista con lo spirito giusto, ma soprattutto di iniziare i week end di gara sempre con estrema tranquillità... e forse è proprio questo il punto di forza che ci auguriamo regalerà al Dovi una conclusione di campionato davvero stellare!

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