MotoGP, Bartholemy: "Scegliere Morbidelli era d'obbligo"

MotoGP, Bartholemy: "Scegliere Morbidelli era d'obbligo"

"Oggi ci sono dieci piloti ufficiali, se arrivi dietro di loro non è male. Se riuscissimo a confermare questa cosa con Franco sarebbe un ottimo risultato", dice il team manager di Estrella Galicia

19.01.2018 14:26

“La Honda non è il prototipo ideale per fare i primi passi nella classe regina. Richiede una presa di confidenza più graduale ma, dopotutto, è la moto che ha vinto il titolo", dichiara Michael Bartholemy, team manager Estrella Galicia 0,0 Marc VD, in un’intervista a MotoGP.com.

"Oggi ci sono dieci piloti ufficiali, se arrivi dietro di loro non è affatto male; ed era l’obbiettivo che ci eravamo posti con Jack (Miller, ndr). Se riuscissimo a confermare questa cosa con Franco (Morbidelli, ndr) sarebbe un ottimo risultato mentre, per Tom (Luthi ndr), mi piacerebbe vederlo arrivare tra i primi quindici”.  Quest’anno Bartholemy avrà in squadra il campione del mondo Franco Morbidelli e il suo vice Tom Luthi.

La scelta - Ma perché sono stati scelti proprio loro?

“Mi sembrava d’obbligo scegliere Franco”, spiega Batholemy. “Il nostro obbiettivo è raggiungere i migliori risultati con i nostri portacolori nella classe mediana e farli arrivare con la nostra squadra in MotoGP. La stagione 2016 di Morbidelli è stata buona, poi ha vinto il titolo; volevamo averlo con noi nella massima serie e siamo riusciti a firmare un accordo di due anni.

“Per il secondo pilota, invece, pensavamo di tenere Jack, ci sembrava la scelta migliore anche se c’erano alcuni problemi. Lui era sotto contratto diretto con HRC e abbiamo fatto di tutto per farlo rimanere ma ha deciso di firmare con Pramac. Il mercato piloti si stava muovendo rapidamente, non erano molti i nomi a disposizione. In questi anni abbiamo duellato spesso con Tom e ci siamo detti, ‘perché non lui?’. Sapevamo come ha guidato la KTM in Austria (ha provato la RC-16 al Red Bull Ring lo scorso anno, ndr), è stato veloce e sono felice della scelta fatta”.

Mentre Tom Luthi ha perso i primi test per un fortunio rimediato a Sepang, il ‘Morbido’ ha partecipato a tutte le tappe di avvicinamento al 2018.

“Sono abbastanza soddisfatto. Con la moto 2017 ha fatto quasi gli stessi tempi di Rabat che la guidava da due stagioni”, ha detto Bartholemy riferendosi al debutto di Morbidelli.

Il salto di categoria - Certo servirà tenere presente che per entrambi si tratta di un passaggio importante…

“Il passo tra Moto2e MotoGP è significativo”, taglia corto Bartholemy. “Ad eccezione di Marc Marquez, tutti i piloti che hanno fatto o fanno il passaggio di categoria hanno bisogno di tempo per adattarsi. Sono contento di aver firmato un biennale con Franco, in questo modo non avrà pressioni sin dall'inizio. La cosa più importante è crescere di GP in GP con entrambi i nostri corridori”.

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