Rossi: 'Nessun team mio in MotoGP, perché correrò ancora'

Rossi: 'Nessun team mio in MotoGP, perché correrò ancora'

Valentino Rossi si sbottona sul suo futuro e lascia intendere che la firma del contratto con Yamaha è vicina

02.03.2018 ( Aggiornata il 02.03.2018 16:06 )

Non si parla di firma ufficiale del contratto, ma Valentino Rossi una risposta sul suo futuro l'ha già data, e sembra promettere molto bene. Intervistato dopo la prima giornata di test in Qatar in cui ha ottenuto il settimo posto in classifica, gli è stato chiesto se la decisione di Hervè Poncharal di lasciare il team Yamaha satellite non rappresentasse per lui e per lo Sky Racing team VR46 una ghiotta possibilità di approdare in Motogp.

LA PAROLA AL DOTTORE - “La situazione è abbastanza chiara. – dice Valentino Rossi in riferimento alla possibilità di estendere il suo team alla casa giapponese - non mi aspettavo che Poncharal lasciasse la Yamaha: ci abbiamo pensato e sarebbe stata anche una bella opportunità, ma posso dire che nei prossimi due anni non faremo un team nella classe regina con Yamaha. Anche perché, probabilmente, correrò io”. 
Una risposta ben precisa che lascia intendere che per i prossimi due anni Valentino ha tutta l'idea di continuare a correre, anche se ancora non è arrivata la conferma definitiva della firma sul contratto con la casa di Iwata. Eventualmente se ne riparlerà più avanti in futuro quando smetterò, ma non nel 2019 – 2020”.

SUI TEST DEL QATAR – Le parole di Valentino Rossi sul suo futuro arrivano dopo una giornata di test quasi del tutto positiva dato che sul circuito di Losail il Dottore ha fatto registrare il settimo tempo, mentre la vetta della classifica è andata al compagno di squadra Maverick Vinales. Che le nubi grigie si stiano schiarendo in casa Yamaha? Pare proprio di si, ma ancora c'è da lavorare: ”Non è andata male - conclude Valentino - in queste condizioni mi sento bene, meglio sicuramente dei passati test. Ma dobbiamo continuare a lavorare tanto, in questa stagione sarà fondamentale la nostra capacità di adattamento di gara in gara e come faremo lavorare le gomme”.
In più, sembra che ancora i problemi di elettronica riscontrati anche a Sepang e Buriram non siano scomparsi del tutto.

 

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