Secondo posto per Zarco in Argentina: 'non ho toccato Dani Pedrosa'

Secondo posto per Zarco in Argentina: 'non ho toccato Dani Pedrosa'

Il pilota francese commenta l'episodio del sorpasso "duro" ai danni di Pedrosa 

R.B.P.

09.04.2018 07:01

Una gara davvero adrenalinica quella che il francese Johann Zarco ha portato a termine a Termas de Rìo Hondo chiudendo in seconda posizione alle spalle di Cal Crutchlow, con un distacco di appena 0,2 secondi. Il primo podio dell'anno per l'alfiere del team Tech 3, ma anche il quarto podio in Motogp che il francese ha saputo portare a casa prodigandosi in sorpassi da capogiro. Primo su tutti quello ai danni di Dani Pedrosa che nel corpo a corpo è caduto a terra vittima di un highside. Ma per Zarco, intervistato subito dopo la gara, non si è trattato di un contatto.

NESSUN CONTATTO – La spiegazione di Zarco parte dal presupposto che la pista era ancora bagnata e che tutti i piloti stavano guidando con difficoltà: ”alla curva 13 – spiega - c'erano due linee. Uno per un tempo veloce e un altro asciutto. Ho provato questa manovra, ma è stato difficile fermare la moto. Se ti bloccavi, portavi l'altro pilota con te. Quindi era meglio andare un po' più lontano. Era bagnato lì, così ho deciso di andare lontano e prendere Dani, anche se ho perso alcune posizioni. Alex (Rins) mi ha subito superato, non ho visto Dani cadere. Mi dispiace per lui. Sapevamo, tuttavia, che c'erano ancora macchie umide all'esterno della traiettoria. Se volevi superare, dovevi provare in quel modo. Non ho toccato Dani ma sono andato con lui. Sono rimasto sulla mia linea”.

HO PROVATO FINO ALLA FINE - Caduta di Dani Pedrosa a parte, che fortunatamente non è costata a Zarco nessuna penalità, il pilota del team Tech 3 ha parlato in modo positivo della gara e del fatto che ha lottato fino alla fine per la vittoria: ”quando Marquez ha ottenuto la penalità di rientrare al box, - prosegue - sapevo di avere una possibilità. Ma non è stato facile per me seguire Miller e Rins. Ho spinto tutto il tempo. Quando Cal mi ha sorpassato, ha avuto un ritmo migliore. Ho spinto al massimo per riuscire a mantenere questo ritmo ma alla fine non è stato abbastanza. Ero anche un po' stanco. Tuttavia, volevo stare vicino a lui nel caso avesse commesso un errore. Alla fine il secondo posto è un ottimo risultato.”

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