Pedrosa, il ‘piccolo Samurai’ inarrestabile

Pedrosa, il ‘piccolo Samurai’ inarrestabile
Dopo l'infortunio in Argentina, il pilota spagnolo ha stupito con performance incredibili nonostante gli infortuni e si prepara a combattere nuovamente sul circuito francese di Le Mans

11.05.2018 13:53

A Dani Pedrosa si associano molti risultati importanti: tre volte campione del mondo, una volta in 125 e 250 nella 250, pilota Repsol Honda, secondo pilota per numero di podi nella classe regina. Ma lo spagnolo è anche l’unico ad aver vinto almeno una gara in sedici stagioni consecutive e si è piazzato tre volte al secondo posto nella graduatoria mondiale classe regina.

Nonostante il prestigioso passato e l’ottimo ritmo dimostrato durante i test preseason, l’inizio del 2018 non è stato dei migliori per il pilota Honda che, dopo essere partito secondo in Argentina, è stato vittima di una caduta che lo ha coinvolto insieme al pilota Yamaha Johann Zarco e che gli ha causato la rottura del polso. Questo incidente sembrava in grado di sconvolgere significativamente il corso della stagione del pilota spagnolo, che però è risalito in sella superando la barriera del dolore ed è rimasto costantemente nelle prime posizioni.

 

Il GP delle Americhe - La presenza di Pedrosa sulla griglia di partenza del GP delle Americhe è stata incerta fino al venerdì, e il pilota spagnolo non ha avuto un ottimo inizio, concludendo la prima sessione di prove libere in ventunesima posizione con un distacco di 3,5 secondi dalla vetta della classifica.

Ma già a partire dal secondo turno di prove, i risultati di Pedrosa sono migliorati con un decimo posto, che gli ha assicurato la terza fila in griglia di partenza.

Nella gara di domenica, Dani Pedrosa ha stupito con una performance spettacolare, che lo ha visto tagliare il traguardo in settima posizione dopo venti giri su una delle piste più impegnative del campionato.

Il round di Jerez - Dopo questo gesto eroico, che ha permesso allo spagnolo di eguagliare la performance di Jorge Lorenzo che nel 2013 ha ottenuto un quinto posto ad Assen correndo con una clavicola rotta, il pilota Honda ha affrontato il round di Jerez, circuito su cui Pedrosa vanta tre vittorie nella classe regina e che nella stagione 2017 gli ha permesso di scrivere un altro piccolo pezzo di storia, conquistando la vittoria nel GP numero 3000.

Sul circuito spagnolo, il pilota Honda ha concluso la prima sessione di prove nelle zone basse della tabella dei tempi, ma nella seconda si è portato a soli 0,028 secondi dal giro più veloce stabilito da Cal Crutchlow, arrivando secondo in qualifica.

In gara, Pedrosa ha effettuato una buona partenza in seconda posizione dietro al pilota Ducati Jorge Lorenzo, ma è stato protagonista di un incidente con effetto domino insieme ad Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Il fatto è stato giudicato dalla Direzione come un incidente di gara e alla fine, visto che i piloti sono rimasti incolumi, l’unica penalizzazione è stata la mancanza di punti dovuta alla caduta.

Dani Pedrosa è rimasto deluso, sia per se stesso che per gli altri due piloti. “Specialmente per Dovizioso, visto il campionato che sta portando avanti. Siamo tre piloti che non hanno un profilo di guida aggressivo”, ha spiegato il pilota Honda.

Il prossimo appuntamento è in programma sul circuito francese di Le Mans, tracciato su cui Dani Pedrosa ha vinto nel 2013 conquistando allora anche il titolo di leader del campionato e su cui mira a replicare dei buoni risultati, forte di un intenso periodo di recupero e di un bel test a Jerez dopo il GP, dove ha messo a referto 70 giri.

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