Marquez sulla F1: “Esperienza indimenticabile”

Marquez sulla F1: “Esperienza indimenticabile”
"C'è una grande differenza con la MotoGP: i tempi di frenata il problema maggiore. Futuro in F1? Non lo escludo", dichiara il pluricampione del mondo dopo il test sulla RB8 a Zeltweg
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06.06.2018 12:59

Al Red Bull Ring di Zeltweg, in Austria, è andato in scena l'atteso test del campione del mondo della MotoGP Marc Marquez al volante della RB8 del 2014 motorizzata Honda, con livrea Toro Rosso.

Marquez: “Esperienza indimenticabile” - “La prima impressione che mi ha dato la Formula1 è stata un’enorme felicità, un sorriso che ho portato sul mio volto per tutta la giornata”, ha commentato Marc Marquez al termine del test. “È stato bello poter imparare qualcosa passo dopo passo e migliorare nella guida. Salire a bordo delle vetture più veloci al mondo è sempre stato il mio sogno, nutrivo grandi aspettative nel test di oggi e stanotte non sono nemmeno riuscito a dormire bene”, ha aggiunto.

L’opportunità è nata dalla disponibilità di Masahi Yamamoto, capo di Honda Motorsport, che ha dato il consenso alla richiesta di motori Honda da parte di Red Bull, e ha consentito ai due alfieri del team HRC, Marc Marquez e Dani Pedrosa, di scendere in pista a bordo della monoposto.

Il pilota della MotoGP aveva già guidato una Formula 3 a Motegi, qualche mese fa, ma l’esperienza con la F1 è stata ‘totale’.

Posso dire che sia stata un’esperienza indimenticabile e anche un momento importantissimo della mia carriera”, ha detto Marquez, che poi ha spiegato le differenze con la guida della MotoGP. “La visibilità limitata è la prima difficoltà con la quale fare i conti, nel cockpit ci si sente come in una scatola”, ha commentato il pluricampione al termine del test sulla RB8. “Ma le distanze e i tempi di frenata sono state il problema maggiore: nella MotoGP si tende a frenare a duecento metri dalla curva, mentre a bordo di una Formula1 si riesce ad arrivare molto più vicino grazie al maggior carico aerodinamico della vettura. E’ impegnativo abituarsi a questo nuovo stile di guida”, ha spiegato Marquez.

Talento tra i talenti - Il test è stato promosso a pieni voti da coloro che hanno potuto osservare lo spagnolo all’opera sulla monoposto, “Marc è al top delle due ruote e guida la F1 in modo impressionante”, ha commentato Marc Webber, che ha accompagnato nei box il campione iridato della MotoGP.

Webber è stato come un coach per me, è stato un privilegio poter trascorrere una giornata tra leggende come lui e Niki Lauda, che mi hanno affiancato con i loro consigli e con la loro esperienza e mi hanno permesso di imparare molto”, ha detto Marc Marquez con entusiasmo.

Futuro sulle monoposto? - Il campione del mondo MotoGP ha girato con soli dieci secondi di ritardo rispetto al miglior tempo rilevato al GP austriaco dello scorso anno, ma questo risultato è ottimo se si considera che è stato messo in atto a bordo di una vettura di sei anni, con meno potenza, priva di KERS e DRS e con gomme dure da dimostrazione.

Tutti sono rimasti stupiti dalla capacità di adattamento del pilota spagnolo.

Come riportato da “Speedweek”, il boss di Red Bull Helmut Marko ha affermato: “Con l’aiuto di Honda abbiamo realizzato questo progetto. Abbiamo un buon equipaggio per Marc, che è lo stesso che lavorava con Verstappen. Naturalmente abbiamo in mente un pensiero. Se non volesse più guidare nel Motomondiale sarebbe una possibilità”.

Il boss Red Bull ha poi aggiunto: “Il 2021 sarebbe un buon momento, quando dovrebbe aver conquistato qualche altro titolo in MotoGP. Finora ci sono stati solo pochi talenti eccezionali, come John Surtees, che hanno potuto far bene in entrambe le serie. Marc ha quello che serve.

"La più grande differenza tra F1 e MotoGP è la velocità e la frenata. Con Webber però Marc ha sicuramente un buon allenatore. Marquez rallentava troppo nel simulatore ma poi è migliorato. Sicuramente questa non è stata la sua ultima volta in F1”, ha concluso Marko.

“Sono contento dei complimenti”, ha detto Marquez. “Se entrassi ora in gioco avrei tanto da imparare. Non si sa mai però cosa ti riserva il futuro”.

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