MotoGP Assen, gara: Marquez vince una pazzesca sfida a 8

MotoGP Assen, gara: Marquez vince una pazzesca sfida a 8

In tanti a giocarsi la vittoria fino a tre giri dal termine, quando il campione del mondo riesce a fare la differenza. Tre spagnoli (anche Rins e Vinales) sul podio mentre Dovi e Rossi rimangono a “bocca asciutta”

01.07.2018 ( Aggiornata il 01.07.2018 15:29 )

Lo si era capito al termine delle qualifiche, con sei piloti in un decimo di secondo, che la gara di Assen sarebbe stata spettacolare. Ma la realtà ha superato la fantasia, perché oggi in Olanda andata in scena una delle più belle sfide MotoGP degli ultimi dieci anni.

UN GRANDE SHOW - Otto piloti (Marquez, Rossi, Vinales, Zarco, Dovizioso, Lorenzo, Crutchlow e Rins) hanno messo in scena uno show da cartolina del motociclismo agonistico. Sorpassi e staccate al limite, incroci di traiettorie, appoggi persi sulle pedane, fuoripista, tamponamenti e sportellate (correttissime)… un film degno della migliore Moto3. Dopo 26 giri tiratissimi, l’ha spuntata Marc Marquez. Lo spagnolo della Honda è tornato alla vittoria ad Assen dopo 4 anni con una strategia di gara perfetta.

LA “MEDIA” PERFETTA - Partito dalla pole position con la media all’anteriore, ha tenuto in gruppo fino a tre giri dal termine, quando ha deciso di salutare la compagnia spingendo al limite e mettendo tra se e gli avversari oltre due secondi di vantaggio. Una dimostrazione di forza notevole, che gli permette di dare una bella “botta” morale agli avversari ma soprattutto di arrivare ad avere oltre 40 punti di vantaggio sul secondo in classifica generale.

RINS TRA I GRANDI - Il più furbo degli altri è stato Alex Rins: competitivo sin dalla prima curva, il 22enne spagnolo della Suzuki ha lottato con intelligenza contro avversari più esperti. Nel finale è stato bravo a ricucire il gap con i primi 4 (grazie anche ad un rallentamento dei leader) e ad agganciarsi di nuovo per giocarsi il podio. Da manuale il sorpasso su Vinales per un secondo posto che dimostra l’ottimo feeling con la MotoGP e la moto di Hamamatsu. 

L’ANTERIORE DI MAV - Vinales è tornato… lui. Come al solito, non è stato protagonista di una grande partenza ma è stato bravo a rimanere nella scia del gruppetto di testa nei primi giri, per risalire forte da metà gara, quando riesce a fare la differenza. La grande confidenza con l’anteriore (finalmente) gli ha permesso di essere uno dei piloti più spettacolari di Assen (da rivedere il sorpasso all’esterno su Valentino) e di chiudere comunque sul podio nonostante la “beffa” di Rins nel finale.

MALEDETTA STACCATA - Applausi (e qualche rammarico) anche per Dovizioso e Valentino. I due italiani hanno mostrato di avere il passo per lottare per il podio ma nel finale, nel tentativo di non far scappare Marquez, si sono tirati la staccata in fondo al rettilineo a due giri dal termine e sono finiti fuori dalla pista. Un episodio che ha permesso a Marc e agli altri due connazionali di prendere quel vantaggio utile per monopolizzare il podio.

CHE BRIVIDO! - A chiudere la top ten, Cal Crutchlow (sempre nel gruppetto di testa ma meno “combattivo” rispetto agli avversari), Jorge Lorenzo e Johann Zarco (idem come Crutchlow). Lorenzo è stato in testa per gran parte della prima fase ma poi ha mollato di colpo, forse penalizzato anche dall’usura della gomma. Da brividi il tamponamento con Rossi mentre si trovavano primo e secondo: sul curvone veloce, lo spagnolo ha perso aderenza ed ha dovuto rallentare di colpo, “centrato” da Rossi poco dietro di lui. Per fortuna senza conseguenze per entrambi.

LA RIMONTA DI ALVARO - Da segnalare la grande rimonta di Alvaro Bautista (Ducati - Angel Nieto Team), finito nono a sette secondi da Marquez e davanti a Miller, Iannone (all’inizio faceva parte del gruppo di testa ma poi ha mollato il ritmo dei migliori), Pol e Aleix Espargaro, Redding e Pedrosa, solo 15esimo.

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