MotoGP, Poncharal: ‘Troppa pressione su Zarco”

MotoGP, Poncharal: ‘Troppa pressione su Zarco”
Il team manager di Tech 3 spiega il momento buio del francese: "La motivazione principale credo sia nella testa del pilota, l'anno scorso era un rookie e le pressioni non erano così forti"
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03.07.2018 12:12

Il due volte campione del mondo della media cilindrata ha impressionato conquistando due pole position e altre tre prime file nei primi cinque GP. Il pilota Monster Yamaha Tech3 era dato addirittura tra i pretendenti al titolo ma, dopo i due secondi posti di Argentina e Jerez, lo zero al GP di Francia ha costituito il punto di svolta in negativo di quest’anno e l’inizio di un percorso che lo ha visto costantemente lontano delle prime cinque posizioni.

YAMAHA ‘CONGELATA’ - La motivazione potrebbe essere tecnica: prima del GP di Andalusia, infatti, Zarco ha annunciato il suo passaggio in KTM per il 2019. Anche la sua scuderia attuale era già passata alle moto austriaca per la prossima stagione e questo ha significato la fine dell’approvvigionamento di novità da parte di Yamaha.

Una spiegazione interessante arriva da Hervé Poncharal, team manager Tech3: “Ad inizio anno tutto sembrava facile. Ma dopo la sua caduta a Le Mans le cose sono un po’ cambiate”, ha dichiarato Poncharal a MotoGP.com. “Dobbiamo ammettere che viviamo una situazione simile a quella del 2017 ma al contrario, alcune persone ci chiedono che cosa stia succedendo e capisco la loro delusione pensando ai bei risultati dei primi GP. Quarto in campionato su una moto satellite però non è così male”.

Poncharal ha confermato anche la mancanza di novità dalla Casa di Iwata. “Abbiamo davanti le moto ufficiali che possono beneficiare delle novità Yamaha mentre il nostro prototipo è ‘congelato’ dal Qatar. Non è una scusa, ma è così”.

TROPPE PRESSIONI - Poncharal, però, ha parlato anche di cause personali:Ma la motivazione principale credo sia nella testa del pilota, l’anno scorso era un rookie e le pressioni non erano così forti. In questa stagione, invece, quando dopo Jerez era secondo in campionato le sue ambizioni e l’attenzione su di lui erano molto alte”, spiega il team manager. “Il periodo attuale è delicato ma sarà sicuramente un insegnamento per il futuro”.

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