Marquez, la prova del 9 e del… 46

Marquez, la prova del 9 e del… 46

Marc ha vinto per la nona volta al Sachsenring, aumentando di cinque punti il vantaggio su Rossi

F.P.

16.07.2018 11:17

Marquez e il numero 9 (no, non Danilo Petrucci) vanno d’accordo: sul circuito del Sachsenring, teatro della nona prova stagionale, il campione del mondo in carica ha vinto per la nona volta in carriera. La quinta del 2018 e la seconda consecutiva dopo l’impresa di Assen. Questo è il momento dell’anno in cui lo spagnolo sta cercando di mettere punti in carniere per provare a gestire nel migliore dei modi la fase più calda, quella del finale di stagione. Per evitare spiacevoli sorprese nel percorso, adesso piuttosto in discesa, verso il settimo titolo iridato.

UNA QUESTIONE DI NUMERI - Dopo il GP di Germania e grazie alla vittoria, i punti di distacco tra lui e Valentino Rossiche si trova in seconda posizione in campionato, sono diventati… 46. Proprio come il numero sulla tabella di Rossi, dal quale ha quasi due vittorie di vantaggio. “Ovviamente sono molto felice, visto che nove vittorie consecutive qui sono incredibili - dice Marc - ma ogni anno la pressione aumenta, perché a partire da giovedì, tutti iniziano a chiedere di vincere domenica!”

LA GARA - “Mi aspettavo che avesse diverse fasi, con il primo calo delle gomme dopo circa nove giri e un ultimo calo da sette a cinque giri dalla fine. Ero preparato a gestire le diverse situazioni, ma all'inizio non è stato facile perché la mia partenza non è stata perfetta. Mi aspettavo che Lorenzo potesse passarmi ma non Petrucci Ho perso due posizioni e poi il sorpasso non è stato facile. Quando l'ho fatto, ho iniziato a spingere per creare un gap ma senza fare il ‘pazzo’ in modo da gestire il consumo di pneumatici fino alla fine della gara.”

IL RIENTRO DI ROSSI - “Poi mi hanno segnalato che Valentino stava chiudendo molto velocemente, e quando ho visto 0.6 nel board ho capito che dovevo spingere ancora e usare completamente le gomme per due o tre giri, così ho fatto il mio giro più veloce della gara. Sono stato in grado di aprire nuovamente un varco e poi gestirlo”

OMAGGIO A PEDROSA - “Mentre festeggiavo, ho visto un commissario con un cappello numero 26, quindi l'ho preso e sono andato a festeggiare davanti ai tifosi perché penso che questo weekend sia stato protagonista Dani e ci mancherà”.

 

 

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