La MotoGP a Brno secondo Brembo

La MotoGP a Brno secondo Brembo
Nel 1996 la prima vittoria iridata da Valentino Rossi. Delle 11 frenate sul circuito della Rapubblica Ceca, una è considerata altamente impegnativa per i freni: si passa da 280 a 100 km/h in poco più di 4 secondi

FLG

31.07.2018 14:03

La MotoGP è pronta ad affrontare il decimo appuntamento stagionale, questo weekend all’Automotodrom Brno, in Repubblica Ceca. La pista misura 5.403 metri che la rendono la quarta più lunga del campionato del mondo. I rettilinei sono piuttosto corti: vanno dai 35 metri di lunghezza ai 636,56 metri del rettilineo del traguardo. Nonostante la presenza di 14 curve (8 a destra) la media sul giro è quasi identica a quella che si registra a Losail (Qatar), dove le MotoGP raggiungono velocità superiori ai 350 km/h.

Intitolato a Tomas Masaryk, fondatore e primo Presidente della Cecoslovacchia, l’impianto è stato rinnovato nel 1987. Brembo ha raccolto una serie di statistiche, in particolare sull’impegno dei freni, che riportiamo per gli amanti dei numeri.

LA PRIMA VITTORIA DI ROSSI - La pista di Brno è celebre per essere stata la prima su cui ha vinto Valentino Rossi: ci è riuscito il 18 agosto 1996 con l’Aprilia RS125 dotata di una pinza anteriore Brembo in due pezzi ad attacco radiale con 4 pistoncini. La pinza lavorava in combinazione con un disco Brembo in carbonio con diametro di 273 mm e fascia frenante standard.

A Brno Rossi ha vinto 7 volte, sempre con i freni Brembo, mentre Marc Marquez ha trionfato in 3 occasioni, l’ultima nel 2017. Dal 1993, anno in cui ha preso la denominazione di GP della Repubblica Ceca, le moto con freni Brembo si sono aggiudicate tutte le 25 edizioni della gara delle 500 e delle MotoGP.

IL CIRCUITO -  Dal secondo fino al quinto km il tracciato si distingue per le elevate pendenze: il punto più basso ha un’altitudine di 376 metri sul livello del mare mentre il più alto si trova a 450 metri. Naturalmente ciò influisce sulla frenata: un conto è rallentare una moto sul piano, un altro farlo in fondo ad una discesa.

Un’altra variabile è rappresentata dalle condizioni ambientali: nel 2014 e 2015 la temperatura dell’asfalto non superò i 23 gradi, nel 2006 arrivò a 39 gradi mentre l’anno scorso e nel 2017 con la pioggia scese a 18 e 24 gradi. A seconda delle situazioni i piloti dovranno quindi preoccuparsi di scongiurare la vetrificazione dei materiali d’attrito o l’eccessivo surriscaldamento.

Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2018, l’Automotodrom Brno rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, identico ai valori ottenuti dalle piste spagnole di Jerez ed Aragon.

L’IMPEGNO DEI FRENI - Durante un intero giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 11 volte per un totale di 31 secondi. Possono sembrare tanti ma in altre 7 piste, fra cui Jerez che misura un km in meno, l’impiego temporale dei freni è superiore. La ragione risiede nelle 4 frenate di Brno inferiori ai 2 secondi ciascuna.

Pur essendoci 6 curve con decelerazioni di almeno 1,4 g, la decelerazione media della pista ceca è di 1,15 g. Nulla a che vedere con gli 1,30 g della vicina Spielberg che si giova di sole 7 frenate, quasi tutte di grande intensità.

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 11 quintali e mezzo: ogni giro i piloti sono chiamati ad uno sforzo di 52 kg, simile a quello provato a Jerez.

LE FRENATE PIÙ IMPEGNATIVE - Delle 11 frenate dell’Automotodrom Brno solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 6 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono light.  

La più dura in assoluto è quella alla curva Kevin Schwantz (curva 10), posizionata quasi al termine di una lunga discesa. Le MotoGP vi arrivano a 280 km/h e frenano per 4,2 secondi per scendere a 100 km/h. Per eseguire l’operazione i piloti esercitano uno sforzo di 6,2 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g. Durante i 210 metri della frenata la pressione del liquido  freno Brembo HTC 64T arriva a 10,7 bar, quattro volte la pressione di una lattina di Pepsi Cola conservata a 16 gradi.

Lo spazio di frenata è più lungo alla curva Frantisek Stastny (curva 1) e alla terza curva: rispettivamente misura 226 metri e 231 metri. Nel primo caso però la frenata è meno intensa e più corta: 3,8 secondi e 5,7 kg sulla leva del freno. Nel secondo invece la decelerazione è meno potente perché la pista è in salita: 1,4 g di decelerazione e 10 bar di pressione del liquido freno Brembo.

Alla curva 9, subito dopo il secondo intertempo, la frenata dura appena 1,2 secondi: il tempo necessario per passare da 129 km/h a 104 km/h.



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