MotoGP Aragon, Marquez: due Ducati da battere

Il round 14 della MotoGP è alle porte e alla conferenza stampa pre-evento del GP di Aragon il leader del campionato nonché eroe di casa Marc Marquez è stato affiancato dal secondo in classifica e vincitore di Misano Andrea Dovizioso, da Maverick Viñales, Cal Crutchlow, Alex Rins e pol Espargaro.

Si profila all’orizzonte un'altra lotta di Marquez contro le due Ducati ufficiali. E proprio il sei volte iridato è stato il primo a prendere il microfono.

"E' stato un grande fine settimana per noi a Misano: abbiamo conquistato 20 punti e poi lunedì abbiamo fatto un buon test", ha detto Marquez. "Oggi abbiamo iniziato in modo positivo con una curva che ora ha il mio nome in uno dei miei circuiti preferiti. Sarà una bella sensazione la prima volta che la percorrerò…” ha aggiunto Marquez riferendosi all’intitolazione della curva 10 del circuito di Aragon avvenuta proprio il giovedì del GP.

Ma che cosa dà a Marquez la marcia in più su questa pista? “Sicuramente il fatto che sia sinistrorsa e poi perché ha tanti cambi di pendenza che seguono la morfologia della zona, inoltre, è il mio GP di casa”.

OBIETTIVO PODIO - “Ma ora è il momento di concentrarsi sul weekend di gara. Io amo molto questo circuito ma vedremo dove è il nostro livello”, ha aggiunto lo spagnolo affermando che - ovviamente - una vittoria è sempre l'obiettivo, ma con un vantaggio di 67 punti in questa fase della stagione, un podio ci sta. "Stiamo vivendo una grande stagione ma dobbiamo continuare così e non essere nervosi o bloccati, stare calmi e cercare di mantenere lo stesso stile. Mi piacerebbe vincere domenica come ogni domenica, ma se non è possibile dobbiamo finire sul podio. L'obiettivo principale è finire sul podio".

La principale minaccia, anche in ottica campionato, arriva dalle due Ducati ufficiali. Ma chi è il peggior rivale per Marquez? Dovizioso o Lorenzo?
"Adesso direi Andrea perché è più vicino al campionato", ha detto il pilota della Honda. "Dal lato della velocità, entrambi sono molto veloci. Dovi era più veloce a Misano, ma Jorge lo era altrettanto nell'ultima parte della gara. Direi Dovi ma entrambi sono molto forti perché ciascuno vuol essere il migliore della squadra e questa competizione tra loro li rende più veloci".