Marquez, Motegi: “peccato che Dovi non sia sul podio con noi, felice per il titolo”

Marquez, Motegi: “peccato che Dovi non sia sul podio con noi, felice per il titolo”

Il pilota spagnolo vincendo la gara di Motegi ha conquistato matematicamente il titolo di Campione del Mondo

21 ottobre 2018

Una gara d'attesa per gran parte della sua durata, quella di Marc Marquez, sempre incollato alla gomma posteriore di Andrea Dovizioso. Poi il sorpasso a quattro giri dalla fine e la volata finale verso la vittoria del settimo titolo iridato. Si tratta del terzo mondiale che lo spagnolo porta a casa in Giappone: il primo nel 2014, il secondo nel 2016 e il terzo nel 2018.

LA GARA – Da neo campione del mondo Marquez viene intervistato dopo i festeggiamenti con i suoi fans e il suo team: “mi sento molto bene  - commenta - anche perchè dopo Aragon avevo iniziavo ad assaporare un po' la vittoria quindi ho cercato motivazioni extra per poter vincere al primo match ball, qui poi per la Honda era particolarmente importante. La cosa positiva è quando cogli l'occasione, ho lavorato bene tutto il weekend e sono contento. Mi spiace che Dovizioso sia caduto perchè meritava di essere qui con noi sul podio. I boss Honda saranno contenti per questa vittoria”.

Poi parlando ancora della gara prosegue: “era un po' come me l'ero immaginata, avevo chiesto a me stesso di fare una bella partenza e un buon primo giro, stare dietro a Dovi e provare a fare l'attacco al decimo giro. C'ho provato ma ho sbagliato. Mi dispiace che sia caduto perchè ogni volta sono vere battaglie con lui.” E sempre a proposito di Andrea Dovizioso dice: "da Andrea ho imparato molto, lui è bravo con il setting e tutto il resto, il suo livello è alto e per il prossimo anno continuiamo con le stesse battaglie”.


I FESTEGGIAMENTI – Adesso però, in attesa della prossima gara di Phillip Island è tempo di pensare ai festeggiamenti anche se Marquez pensa già al prossimo mondiale:”dedico la vitoria alla mia nonna che non c'è più – conclude il campione spagnolo -  alla mia famiglia, a mio nonno che sicuramente è a casa che mi sta guardando, al team, all'allenatore e a tutti i fans. Ho vinto io ma c'è tanta gente dietro che mi aiuta e senza di loro non avrei potuto vincere.” Poi conclude: “sono contento se vinco, è il modo per essere sempre concentrato e per vedere la fatica premiata. Qui festeggiamo e per il prossimo anno c'è la voglia di lottare per il prossimo mondiale”.

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