MotoGP Qatar: il miracolo di Crutchlow

MotoGP Qatar: il miracolo di Crutchlow
"Se ai test qualcuno mi avesse detto che sarei finito sul podio gli avrei riso in faccia", dice il britannico, che ha rischiato di non tornare a camminare dopo il brutto infortunio a Philipp Island

11.03.2019 ( Aggiornata il 11.03.2019 16:57 )

Una prestazione a metà fra il sogno e il miracolo quella di Cal Crutchlow nella prima gara della stagione: partito sesto, il pilota del team Honda LCR ha colto un podio insperato in scia aa Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Il primo a sorprendersi è proprio lui, il pilota schierato da Lucio Cecchinello. Perché a rendere epica questa prestazione c’è un infortunio capitato alla fine della scorsa stagione che ha rischiato di mettere fine alla sua carriera. Dal circuito australiano di Phillip Island Crutchlow era andato via con una brutta frattura ad una caviglia che ha richiesto un delicato intervento e un lungo periodo di riabilitazione. Ha ricominciato a camminare sì e no un mese fa, e non era un traguardo così scontato.

LA SORPRESA - “La mia moto è buona. Se però ai test qualcuno mi avesse detto che sarei finito sul podio gli avrei riso in faccia”, ha ammesso Crutchlow.

“Dopo l’incidente in Australia non sapevo nemmeno se sarei tornato a camminare. Ad un certo momento temevo che non avrei più corso... Invece sono in moto e sul podio: è fantastico… è quasi un sogno”, ha aggiunto Crutchlow.

“Abbiamo continuato a lavorare, siamo arrivati qui ottimisti e concentrati e questo è stato il risultato. Ho giocato bene le mie carte. Lucio e il team meritano questo risultato ancora più di me perché hanno avuto fiducia nei miei confronti”, spiega il pilota Honda LCR.

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO... - “E’ stata una gara complicata, con tanti aspetti da gestire e avversari forti da battere. Nei test ero in difficoltà, ma in gara ho potuto essere più efficace di quanto pensassi”, ha detto Cal, che ha battagliato a lungo con le  due Suzuki. “Mi sono divertito con loro, devono sapere che in gara li continuerò a cercare. Perché se vogliono giocare duro con me, sappiano che io posso giocare più duro”, ha precisato Crutchlow.  

“Mir è appena arrivato dalla Moto2, deve imparare, ma capirà molto presto come deve comportarsi, soprattutto lottando con Marc (Marquez, ndr) e gli altri, che colpiranno più duro di lui. La battaglia è stata spettacolare e va benissimo per la MotoGP avere gare come questa”, ha concluso il britannico.

 

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